Nella Gran Festa ceppalonica, omaggiata da quasi tutta la stampa nazionale, cartacea e televisiva, i Mastella hanno celebrato il proprio trionfo mediatico e sentimentale dinanzi alla nazione e forse anche oltre i confini nazionali. 370 invitati, vips e meno vips, ma non c’erano i Basile e la loro assenza s’è fatta notare.
L’ha notata anche Altrabenevento che ha sottolineato come i signori Antum non siano stati parte dell’happening e ha avanzato alcune riflessioni a proposito di questa assenza. “Si è rotto l’idillio con la cordata di imprenditori interessati ai 75.000 metri cubi di cemento in zona agricola e improbabile connesso Campo da Golf e al ristorante sul mamozio bloccato da Altra Benevento”, dice Corona.
Che poi prosegue.
“Per una settimana intera la stampa locale, tranne qualche eccezione, ha prima annunciato come sarebbe stata la festa per le nozze d’oro dei Mastella a Ceppaloni e poi meticolosamente raccontato l’evento con le solite indiscrezioni su aspetti privati e politici di Sandra e Clemente, la coppia che ritiene di aver creato ricchezza e fortuna per tutto il Sannio.
Il tentativo di scopiazzare il gossip che normalmente accompagna eventi mondani nazionali, in questo caso il matrimonio di Bezos a Venezia, da il senso del provincialismo di certo giornalismo nostrano che ha esaltato l’importanza della serata mastelliana per la “promozione del Sannio” mentre a Benevento il popolo si doveva accontentare della Festa con le solite carenze igienico sanitarie e organizzative (pure la giostra andata a fuoco) e la disinfestazione su bancarelle e cittadini in cerca di refrigerio serale.
Si è superato il Mattino che all’evento ceppalonese ha dedicato 2 articoli il giorno prima dell’evento e altri 3 il giorno dopo, uno firmato addirittura dal direttore della pagina locale, Claudio Coluzzi, il quale si occupa, notoriamente, soprattutto dei collegamenti viari e ferroviari tra Caserta e Benevento, che lo fanno penare, e poi di Mastella che lo incanta.
Coluzzi, che non ha trovato spazio nei giorni scorsi per pubblicare un comunicato dei movimenti e dei partiti che si oppongono alla privatizzazione del servizio idrico, nel lungo articolo pubblicato ieri in cronaca regionale dopo aver ha segnalato che alla festa mastelliana c’era il gotha dei politici nazionali (solo Casini e Piantedosi) ha descritto meticolosamente l’aperitivo a bordo della piscina a forma di conchiglia (e non di cozza come ha precisato Ganni De Blasio sul Sannio Quotidiano): tocchetti di focaccia con crudo di Parma e stracciatella, focaccia con fiordilatte e pomodorini di Sorrento, caciocavallo impiccato, zeppoline, piccole montanare, arancini di riso, polpettine di melanzane, mozzarella in carrozza, verdure in pastella, panzarotti, fiori di zucca farciti.”
La prestigiosa firma del Mattino, conclusa la descrizione della “passeggiata gastronomica in terrazza con sapori ed eccellenze sannite, i primi piatti (fusilli con pomodorini del Vesuvio, pesce spada e melanzane e mezzi paccheri “Rummo” con basilico e ricotta della Tenuta Vannulo), le delizie del casaro e del norcino. E tanto altro” ha elencato gli imprenditori invitati tra i quali non comparivano Giuseppe Basile del consorzio Medil e il figlio Flavian delegato di Antum, amministratore di Offtec e presidente dei costruttori sanniti.
L’assenza (se è vera lo notizia di Coluzzi) non è di poco conto. Flavian era in città ed infatti, pochi minuti prima dell’inizio della festa a Ceppaloni ha annunciato alla stampa insieme a Francesco Rubano di Forza Italia (avversario dichiarato di Mastella) il piano di interventi che gli imprenditori sanniti sperano di realizzare per la ricostruzione dei paesi in guerra.
Mastella si è speso molto per sostenere il progetto di Antum per il Campo da Golf con annesse strutture (come ha ricordato recentemente anche Report di Rai 3) che però si è impantanato. Dopo un anno dalla firma dell’Accordo di Programma per la variante urbanistica semplificata e accelerata, non è stata ancora presentata la richiesta di autorizzazione per il PUA (piano urbanistico attuativo) con valore di Permesso di Costruire.
Intanto tutti i 90 ettari di terreni destinati al Golf e alle strutture connesse sono stati concessi in fitto per nove anni ad una società agricola degli stessi Basile per coltivare broccoletti e olive senza le dovute autorizzazioni per irrigare.
Ma ci sono problemi anche per il progetto redatto da Basile di ristorante sull’edificio davanti alla Cattedrale voluto da una cordata di imprenditori non beneventani interessati ad investire in città.
Infatti si è bloccata, dopo le osservazioni presentate da Altra Benevento, la Variante urbanistica adottata dalla Giunta a febbraio scorso che il Consiglio avrebbe dovuto approvare in questo mese per costruire un piano in sopraelevazione e preparare il bando per il Project Financing, senza aver deciso il destino dell’edificio incompiuto del Cepid.
75.000 metri cubi di cemento in zona agricola con improbabile campo da Golf e il ristorante sul tetto del mamozio sono due questioni calde di questa torrida estate che preoccupano molto Mastella, Basile e la cordata di imprenditori desiderosi di fare affari in città.”