Torna d’attualità la vicenda campo da golf. Antum riparte all’assalto delle cavillosissime clausole burocratiche che la Regione Campania, lo scorso dicembre, pose in ben 37 punti del VIA, la valutazione di impatto ambientale, che ritenne non esaustive rispetto alle argomentazioni prodotte dalla società che fa capo al presidente di Ance Basile. A quelle 37 richieste di chiarimento Antum non seppe o non volle controreplicare per cui il progetto campo da golf, almeno per quella prima stesura, potè dirsi liquidato.
Ora, come scrive Paolo Bocchino nell’edizione odierna de Il Mattino, Antum si gioca le sue chances puntando tutto sul PAUR, nomen omen, il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale che, scrive sempre Bocchino, Antum ha presentato lo scorso 30 di giugno ma su cui poco o nulla si sa dei correttivi che dovrebbero essere stati apportati rispetto alla volta precedente. Quello che invece si sa è che una buona fetta di perplessità regionali vertevano sulla sostenibilità idrica che fu ritenuta “generica” dall’ufficio VIA. Già, la questione idrica.
A tal proposito la Provincia di Benevento con determina 971 del 14 maggio, ha autorizzato Antum ad attingere acqua dal Vallone delle Cornacchie durante l’estate per irrigare i manti erbosi in misura di 1,93 litri al secondo. Altra Benevento ha fatto notare che il manto erboso non c’è perché il campo Golf non è stato ancora neppure autorizzato. Attualmente tutta l’area è stata concessa in fitto alla società agricola Tenuta Terra per coltivare ortaggi ma l’acqua dei corsi d’acqua non depurati non può essere utilizzata per irrigare colture alimentari.
La Provincia il 16 giugno ha chiesto chiarimenti ad Antum ma non li ha ancora ricevuti. Ma c’è un ulteriore capitolo e riguarda i pozzi. L’attingimento attraverso lo scavo deve essere autorizzato dalla Provincia e a questo proposito abbiamo chiesto lumi al Presidente Lombardi, assai diplomatico, se vi fosse stata richiesta e relativo benestare
