E’ una fase di stanca malcelata quella che si avverte in questo momento per quanto concerne le Regionali. La cena tra De Luca e Conte ha di certo contribuito ad aprire una fase di dialogo all’interno del Centrosinistra anche perchè al di la della accettazione di Fico come candidato presidente apre la strada al confronto atteso fra il Governatore e la Schlein che fino ad ora non c’è stato.
De Luca esige il pieno riconoscimento della sua gestione dopo essersi assicurato che tutti i suoi uomini restino nei punti chiave per proseguire in quell’opera di palingenesi che lui ritiene essere stata avviata dal 2015 e per molti versi con ampi punti di condivisibilità e loda una cosa ovvia ma non scontata, dice lui, e che cioè si parta dai programmi, che per chi ha il consenso potrà anche sembrare pleonastico ma a quanto pare per De Luca non lo è.
E allora via libera a Fico? Potrebbe essere ma in ballo ci sono anche altre ipotesi. Metti per esempio Mastella: il sindaco di Benevento vedrebbe di buon grado una discesa in campo del sindaco di Napoli Manfredi, magari avrà espresso al diretto interessato le sue prospettive alla festa del cinquantenario. Manfredi non avrebbe chiuso la porta ma è di quelli cui queste proposte vanno espresse direttamente e in maniera formale, vuole cioè una investitura in piena regola. Il sindaco di Napoli avrebbe voluto chiudere i giochi con le scelte del candidato a fine giugno, il PD invece non ha fretta e indica addirittura fine agosto come scadenza ultima; sempre che si vada a votare a Novembre.
Ora però l’interesse è sul nome dei candidati. Qui da noi un paio di big sono già dati per certo; si tratta di Gigi Barone e di Fernando Errico, Mimmo Matera potrebbe essere parte del lotto più per volontà del partito che per scelte sue. E a sinistra Giovanni Cacciano in tandem con Antonella Pepe.
Il nome che però balza all’occhio è quello di Pellegrino Mastella, magari in coppia con Giovanna Razzano cui si deve parecchio dopo i sacrifici patiti ultimamante, che finalmente dopo qualche anno di purgatorio all’ombra delle prerogative familiari, potrebbe esaudire il sogno di una candidatura superando le giuste ma velleitarie ambizioni degli eterni papabili della galassia mastellista. Qualcuno di questi potrebbe pensare e lo farà che dopo la madre inizi la stagione del figlio e che la loro non sarà mai la volta giusta. In quel contesto queste dinamiche si conoscono molto bene, è inutile ignorarle.
Pellegrino quindi con chances di successo? E’ possibile, anche perchè se Mastella senior alla fine lo lancerà nell’agone, con Manfredi o in una delle tante di De Luca, vorrà dire che è consapevole di poter arrivare alla meta magari ricorrendo alla rodata tecnica dei resti.
Affetti a parte in questi casi si agisce con una certa dose di fredda considerazione dei numeri e delle percentuali, sfociando anche nel cinismo, e Mastella in questo non è secondo a nessuno pensando che l’ipotetico gruzzolo non serva solo agli interessi collettivi ma anche a quelli più meramente ceppalonico-familiari.
E paradossalmente è proprio la possibilità di farcela, con i voti che Mastella avrebbe oggi nel Sannio, che allarma chi dovrebbe farsi carico del candidato in questione; dalle parti di Napoli o di Caserta qualche papabile si chiederà perchè mai dovrà portare acqua per i successi altrui e questo potrebbe frenare la ambizioni di Mastella Jr e quelle della Famiglia.