Una giornata da incubo per il servizio di emergenza 118 nel Sannio. Nel pomeriggio del 16 luglio, ben tre ambulanze sono andate in avaria, lasciando temporaneamente scoperta un’intera area del territorio.
L’allarme è scattato dopo un grave incidente stradale a Limatola, dove due persone a bordo di una moto sono rimaste ferite. L’ambulanza inviata sul posto – con oltre 206 mila chilometri all’attivo – si è bloccata a causa di un guasto ed è stato necessario l’intervento di un mezzo di soccorso da San Salvatore Telesino.
Per sostituire l’ambulanza guasta è intervenuta una cosiddetta “ambulanza muletto”, anche questa con oltre 200 mila chilometri percorsi. Ma anche questa si è fermata per un’avaria, finendo sul carro attrezzi. Una situazione al limite dell’incredibile che è degenerata quando, per un intervento a Frasso Telesino, è stata attivata l’ambulanza di Vitulano. Anche questo mezzo, però, è andato in panne.
A risolvere la situazione, solo l’intervento dell’ambulanza di Cerreto Sannita, giunta in extremis per garantire il soccorso.
Una sequenza che mette a nudo le gravi carenze del parco mezzi del 118. Veicoli vetusti, ben oltre il limite dei 150 mila chilometri, continuano a circolare mettendo a rischio pazienti e operatori.
Le denunce si moltiplicano, così come le domande: perché si continua ad autorizzare l’uso di ambulanze ormai inadeguate?
La richiesta è chiara: interventi immediati, chiarezza su eventuali sprechi, e assunzione di responsabilità. La salute pubblica non può più attendere. A sottolineare la gravità del fenomeno è anche il sindacato CIMO- Fsmed con il dott. Emilio Tazza.