Il Centrosinistra a tre velocità; PD, 5Stelle e lui, De Luca che ora pare abbia sotterrato l’ascia di guerra dal momento che i suoi interessi sembrano essere stati recepiti dagli ex gran nemici pentastellati e da quelli del Nazzareno. Appare ovvio che l’unità della coalizione sia transitata attraverso la piena accettazione di diktat del Governatore uscente che ha preteso la continuità nel suo segno di quei settori chiave per il controllo dei quali era disposto a scassare e a procedere da solo forte del suo 23% di consenso paventato.
Ora non ce ne sarà più bisogno e in cambio del via libera su Fico De Luca puntella il suo “principato” fatto di uomini fidatissimi nei punti chiave in quei settori nevralgici su cui non ha inteso alcun negoziato. “Esigo il riconoscimento politico di dieci anni di lavoro durisssmo”, aveva detto ed ha ottenuto ciò che voleva; Fico o Manfredi o chi altro per lui fa pochissima differenza.
Pacta sunt servanda, recita il caposaldo del diritto internazionale, ed anche in questo caso devono essere rispettati anche se in politica nulla è poi così scontato. Ma il centrosinistra è compatto e questo apre nuovi scenari. A destra tutta questa compattezza non c’è mai stata ed ecco che ci si aggrappa all’unico personaggio capace di giocarsi la partita e cioè il ministro Piantedosi che però continua dire di non essere interessato.
Se cambiasse idea a destra potrebbero anche dover fare i conti con l’ingombrante Mastella che però, secondo l’analisi di Gianni De Blasio dalle colonne del Sannio, sarebbe anche intenzionato a fare da sè, convinto di superare l’asticella del 2,5% pari a 65 mila voti. Quella del Ceppalonico potrebbe essere spavalderia ma anche un modo per rianimare le sue truppe oppure la consapevolezza che quei numeri ci siano per davvero e questo sfiorerebbe la tracotanza.
Mastella annusa l’aria e rilancia, accoglie la candidatura del figlio Pellegrino che è già a lavoro, punta addiritura a due seggi suoi mediante il meccanismo dei resti. Certo moltissimo dipende da come la sua macchina si comporterà nel Sannio e lui spera che gli esiti suiano parecchio diversi da quelli delle Politiche e delle Europee perchè dal risultato regionale dipende tutto il ragionamento sul fiuturo che si gioca esclusivamente a Benevento.
