Nazzareno Orlando e la sua nuova avventura istituzionale. Come si sa il 72enne ex assessore di Viespoli e D’Alessandro, il cameragno capace di piacere a sinistra e anche a destra, ritorna alla scena pubblica da un osservatorio culturale di prestigio, il Conservatorio Nicola Sala.
Lo fa con la verve che lo contraddistingue, con idee abbastanza chiare e misurate, con entusiasmo e questo è bene che non manchi, con esperienza e questa dote è bene che lo accompagni per il triennio che lo attende e che non sarà facile gestire vista la complessità della natura di quella istituzione.
La congerie politica attuale lo ha di certo agevolato, i partiti di destra, che pure hanno cercato di mettere il cappello sulla sua nomina non riuscendoci, registrano piena convergenza sul suo nome che restituisce l’esatta dimensione di come non tutto sia controllabile dal sultanato locale che del Conservatorio aveva tentato di fare una ulteriore propria riserva di caccia. Insomma Orlando scheggia impazzita che però riallaccia alla imprevedibilità degli eventi. Nella speranza che possa far bene fioccano le felicitazioni e le congratulazioni tutte tranne una ed è un silenzio assordante, quella del sindaco.