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Scusate il ritardo

Scusate il ritardo

30 Luglio 2025 | by Enzo Colarusso
Scusate il ritardo
Attualità
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E infin de la licenza io tocco. La nota battuta del Cirano, spesso richiamata da questa tribuna, la si può attagliare alle felicitazioni che il sindaco Mastella, in modo assolutamente spontaneo, ha inteso rendere al neo presidente del Conservatorio Orlando. Quattro righe per tributare buon lavoro e che c’hanno messo parecchio ad arrivare, francamente potevano essere rese nella immediatezza della nomina, e che probabilmente testimoniano l’irritazione per non avere inciso nelle scelte del nuovo vertice politico del Conservatorio.

Una questione però anche di stile perchè quella di Mastella è a lungo rimasta la sola voce mancante ad un coro unanaime e bipartisan di stima e affetto per l’ Orlando, che è segnale anche della estrema popolarità di cui gode il neopresidente dopo quasi quindici anni di assenza dagli spalti pubblici. E questo secca e parecchio a parecchi.

Il Conservatorio è stato il terreno di scontro politico più fertile in assoluto negli ultimi tempi, il posto sul quale ognuno ha voluto metterci il cappello e ascriverselo come propria riserva di caccia. Pensiamo alla fugacissima presidenza Rossi, durata un’ora, per cui tanto reo tempo si volse, il serrate vano di Mastella per concedere a chi, senza i titoli opportuni, ambiva a quella carica avendolo sostenuto alle elezioni. E poi la stagione di Verga e di Grassia e quella dei grandi ritorni salvifici di Ilario e di Caterina Meglio richiamata per tranquillizzare le acque; il tutto condito da veleni e colpi bassi e schermaglie a gogò.

Nazzareno Orlando, con o senza gli auguri di Mastella, vi approda per meriti propri e per appartenenza d’area, è ovvio.  Ma lo fa scaltro l’età canuta e allora marca da presso il suo nuovo ed insidioso incarico incontrando tutti e sintonizzandosi con l’ambiente dove dovrà stare per un triennio, forse. Nelle prossime ore sarà al Mulino, l’ex albergo ora campus a 360 gradi, un investimento da due mln di euro, per farsi un’idea dello stato di avanzamento lavori del pnrr. Indefesso com’è, Orlando s’è subito messo in azione, tutto con estremo rispetto dei ruoli, chi lo conosce lo sa.

In cauda venenum. Naz sta valutando la situazione e siccome non ha da obbedire a partiti non avrebbe problemi a dire “grazie ma no grazie”, come insegna Willy Peyote e tornarsene alla sua attività se solo fosse oggetto di pressioni indebite. E posto che il nostro non ha bisogno di consigli, sa benissimo sbagliare da se, si intuisce che i riflettori sul Conservatorio resteranno accesi diuturnamente come lo skyline di New York e non sarà semplice spegnerli. In continua linea diretta col ministro Bernini.

 

 

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