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Disastro Sassinoro, il Comune procede alle analisi indipendenti delle fogne

Disastro Sassinoro, il Comune procede alle analisi indipendenti delle fogne

11 Agosto 2025 | by Enzo Colarusso
Disastro Sassinoro, il Comune procede alle analisi indipendenti delle fogne
Attualità
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A quattro giorni dalla ordinanza di sequestro emessa dal Gip del Tribunale3 di Benevento e che blocca le attività della New Vision, l’azienda che si occupa di compostaggio, proprietaria dello stabilimento di Contrada Pianelle a Sassinoro. Una breve cronistoria dei fatti accaduti dopo l’11 luglio, lo sversamento di liquami nel depuratore e poi attraverso le fogne fino al letto del torrente Sassinoro e poi giù fino a Morcone, la Regione Campania che diffida New Vision a non assumere altro materiale dall’esterno ma a limitarsi a lavorare quello di cui è in dotazione, il Consiglio comunale di Morcone che diffida Sassinoro in merito all’utilizzo del depuratore e ne chiede la chiusura insieme alle fogne perché s’era potuito verificare che sversamento di percolato nel torrente Sassinoro continuava dopo 20 giorni dal disastro ambientale.

Stamattina e le immagini amatoriali gentilmente girateci dal refererente del Movimento 5Stelle dell’Alto Tammato Di Mella lo attestano, si registra un fatto nuovo; il Comune di Sassinoro e nelle immagini si intravvede anche il sindaco Apollonio, ha deciso di procedere con analisi indipendenti per capire la natura del percolato presente nelle fogne ciò di cui è composto senza aspettare gli esiti degli esami Arpac che dovrebbero essere pronti entro fine mese. Apollonio ha rotto gli indugi e provveduto a ordinare che un campione fosse sottoposto a indagini private, forse in un centro specializzato a Campobasso.

Il timore generale è che il percolato che altro non è che un liquido che si forma quando l’acqua filtra attraverso i rifiuti, tipicamente in discariche, e ne raccoglie sostanze inquinanti, possa essere penetrato in profondità mettendo a rischio l’ecosistema generale dell’Alta Valle del Tammaro e non solo e che i liquami sversati nel Sassinoro e affluiti nel Tammaro possano minacciare le acque della diga di Campolattaro che si voglionio depurate per l’agricoltura e per la potabilizzazione con un investimento di 700mln di euro. 

E tutto ciò allarma Benevento ma di più Napoli, per motivi anche politici e ancora di più Roma.     

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