Il 16 e il 17 novembre. Sembra essere semore di più la data più probabile del voto regionale in Campania. De Luca sembra essersene convinto forte com’è del patto stabilito col Nazzareno di essere parte integrante delle sorti del PD campano una volta superata la fase commissariale. E con un certo malpancismo se ne sono resi conto anche dalle parti del Nazzareno che con il Governatore contro, sebbene scalfito da qualche abbandono pesante, vedi Caputo, quei trenta punti di vantaggio sul centrodestra che i sondaggi attribuiscono al Campo Largo diverrebbero meno della metà e quindi riaprirebbero clamorosamente una partita che sembrerebbe chiusa.
Questo De Luca ovviamente lo sa bene al punto tale da prevedere anche lo slittamento del congresso dopo il voto, agli inizi del 2026, ben consapevole di avere ancora numeri per contare nella nuova composizione del Consiglio regionale. Come a dire; se non rispettate i patti tolgo la spina. Ma questa non sembra una eventualità contingente perche sia la segretaria Dem Schlein e sia Conte non hanno nessuna intenzione di rischiare di perdere la Campania. Per cui l’attivissimo Roberto Fico può stare tranquillo ed anche avventurarsi in congetture interessanti come per esempio la riproposizione di una specie di reddito di cittadinanza ed altre soluzioni del genere.











