Riceviamo e pubblichiamo nota stampa dell’Avvocato Dimitri Segretario cittadino della Lega Responsabile provinciale Dipartimento Giustizia:
“Nelle ultime settimane sta emergendo con forza – e giustamente – un problema serio che colpisce molte famiglie irpine: la carenza idrica. L’acqua, bene primario e indispensabile, sta diventando un paradosso inaccettabile.
“Ci troviamo di fronte a un vero cortocircuito istituzionale: da un lato, l’Assemblea dei Soci dell’Alto Calore discute – su impulso della Regione Campania guidata dal presidente De Luca – di aumenti tariffari sulle bollette; dall’altro, intere comunità sono costrette a razionare l’utilizzo dell’acqua per scarsità del servizio.
È una situazione che grida vendetta: come si può chiedere ai cittadini di pagare di più per ricevere meno? Come si può accettare che, mentre l’Irpinia resta a secco, si continui a fornire acqua in abbondanza a Napoli, alla sua provincia e persino alla Puglia?.
Il problema non è solo amministrativo, ma soprattutto strutturale. È necessario un intervento urgente per reggimentare le risorse idriche in modo efficiente e sostenibile. Continuare a rinviare soluzioni concrete rappresenta un grave atto di irresponsabilità politica.
Parlare di tutto questo alle nuove generazioni suona quasi surreale. Non siamo in una remota regione africana priva di infrastrutture: siamo in Campania, siamo in Irpinia, un territorio ricco di sorgenti che da decenni disseta milioni di cittadini, spesso dimenticando i propri.
La responsabilità politica di questa emergenza è chiara ed è da attribuire a una classe dirigente locale che, negli anni, ha fallito. Una classe politica a trazione Partito Democratico, incapace di garantire un diritto essenziale come l’accesso all’acqua.
Auspico una seria presa di coscienza da parte di tutti gli attori coinvolti, istituzionali e politici, per affrontare una criticità reale, concreta, che sta causando danni gravi e permanenti all’intera popolazione irpina.”