La sospensione degli aumenti delle tariffe dell’Alto Calore, decretata dal rinvio del Comitato Esecutivo dell’EIC – Ente Idrico Campano, rappresenta una grande vittoria: della stragrande maggioranza dei Sindaci sanniti, dei Presidenti delle Province di Avellino e Benevento e di numerosi Sindaci irpini.
“Una vittoria raggiunta – ha dichiarato il Sindaco di Calvi, Avv. Armando Rocco – senza indossare maglie politiche, ma unicamente quella tricolore delle nostre Comunità, facendo valere con forza e determinazione le ragioni dei territori.
La protesta, condivisa da oltre la metà dei Sindaci presenti, ha portato i suoi frutti, evidenziando il mancato coinvolgimento dell’EIC sannita, l’anomalo aumento percentuale oltre quello concordato anche per i Comuni sanniti, l’assenza di partecipazione nelle scelte, la grave crisi idrica e i continui disservizi.
Un dato politico rilevante riguarda il cambio di posizione registrato nell’arco di appena ventiquattro ore: chi, in rappresentanza dell’EIC irpino, si era dichiarato contrario all’annullamento degli aumenti nella riunione dei soci dell’Alto Calore, non ha successivamente confermato la stessa convinzione. Segno evidente che i nostri interventi hanno contribuito a generare dubbi e riflessioni.
Questa, tuttavia, è solo la prima tappa. Chi crede nelle battaglie deve portarle fino in fondo, per il proprio territorio e per la propria comunità. Le decisioni future dovranno nascere dal coinvolgimento diretto dei Sindaci, veri specchi dei propri territori.
Il documento già condiviso da oltre il 40% dei Sindaci rappresenta la base da cui ripartire, per costruire una sinergia sempre più forte tra Irpini e Sanniti. I principi sanciti in quel documento – trasparenza, equità, partecipazione, servizio, uguaglianza e controllo – sono le fondamenta di un nuovo modo di amministrare la cosa pubblica.
Come ricordava John F. Kennedy: “Chi ha il coraggio di lottare per i propri diritti, vince la metà della battaglia. L’altra metà si vince rimanendo uniti”.
L’invito, quindi, è a proseguire compatti in questo percorso di democrazia e rinascita, nella consapevolezza che abbiamo vinto il primo set, ma che la partita va ancora conquistata. Lo dobbiamo a noi stessi, ai nostri cittadini, ai nostri territori.
Abbiamo dimostrato che con unità e determinazione si ottengono risultati importanti e concreti. Su questi principi intendiamo costruire le basi di un futuro in cui l’acqua, diritto umano universale, sia davvero garantita a tutti.