Dalle radici profonde di una devozione mariana germoglia un cammino nuovo: la prima edizione della Festa di Montevergine, il cui nome richiama la visione teatrale di Raffaele Viviani, che seppe raccontare l’anima autentica della devozione popolare trasformandola in poesia di scena.
La Festa unisce pellegrinaggio di fede e musica, trasformando la tradizione in seme di cultura, legami e bellezza condivisa. Promossa dal Comune di Mercogliano con la collaborazione della Cooperativa Sociale Giancarlo Siani, la manifestazione si avvale della direzione artistica dell’Associazione Culturale degli Scettici, capace di rendere viva la tradizione senza perdere le radici popolari.
Concerti irripetibili, incontri inattesi, voci che custodiscono il canto antico e altre che lo reinventano, intrecciati con i sapori autentici dell’Irpinia: cibo e musica diventano linguaggio di comunità, memoria e convivialità.
Mercogliano non è semplice scenario, ma corpo vivo della Festa, città del Santuario di Mamma Schiavona, meta di pellegrinaggi e riti antichi. La Festa è un mosaico simbolico: ogni voce, danza e gesto diventa atto di resistenza culturale e promessa di futuro.
Al centro della Festa nasce la Rete delle Sette Madonne, che unisce i Comuni di Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Anastasia, Scafati, Somma Vesuviana e Villa di Briano. Non una celebrazione nostalgica, ma un’alleanza viva, dove la Madonna diventa filo invisibile che lega generazioni e territori.
Il Premio “Sette Madonne” di quest’anno è dedicato alla memoria del Maestro Roberto De Simone, recentemente scomparso, e sarà conferito a figure e realtà che hanno saputo custodire e reinventare la tradizione. Il premio speciale “Oltre le apparenze” celebra chi custodisce la bellezza invisibile.
Programma:
5 settembre, ore 20.00 – Proiezione docufilm Voci del popolo contadino di Salvatore Raiola, omaggio ad Antonio Matrone ‘O Lione. Segue dibattito con Carlo Preziosi.
6 settembre, ore 20.00 – Cerimonia di inaugurazione Premio Sette Madonne con i sette sindaci e l’Abate di Montevergine. A seguire concerto con Mimmo Maglionico e Petrarsa insieme a Giovanni Mauriello, Ars Nova Napoli e Daniele Sepe, Toto Toralbo e Paolo Del Vecchio, ‘O Lione e Tonino ‘o Stocco. Stand dei sapori irpini.
7 settembre, ore 19.00 – Teatro per bambini a cura del Teatro di Gluck. Dalle 20.00, concerto con Pietro Cirillo & Officine Popolari Lucane, Raffaele Inserra & Zi Nanninella, Biagio De Prisco & Nino Conte, Paranza Giuglianese, ‘A Paranza ro Lione, Etnica Ditirambo. Chiusura seconda parte del Premio. Stand dei sapori irpini.
8 settembre, ore 18.00 – Mostra fotografica La Tammorra senza tempo di Rossella Orsi, dedicata a Marcello Colasurdo. Alle 20.00 concerto conclusivo con Mascarimiri, 99 Posse e ‘O Lione & Friends.
Ogni serata si apre con la voce di Michelina a’ Vicaria, custode dei canti devozionali mercoglianesi, che trasforma memoria in invocazione e promessa.
La Festa di Montevergine è un’alba di futuro: rito che si rinnova, canto che accoglie memoria e innovazione. Montevergine chiama e il popolo risponde: danza, tamburo, canto, comunità che fa della propria tradizione un atto di resistenza culturale e seme di speranza.
