“L’inaugurazione dei lavori relativi all’invaso di Campolattaro e l’accensione della TBM (Tunnel Boring Machine) per lo scavo meccanizzato dimostrano l’impegno concreto del ministro Matteo Salvini nei confronti del territorio e la volontà di affrontare e risolvere problematiche serie come la crisi idrica”.
Lo dichiara Luigi Barone, responsabile Enti Locali della Lega Salvini Premier in Campania, a proposito dell’inaugurazione prevista mercoledì mattina a Ponte.
“Finora – sottolinea Barone – il Sannio non aveva mai ricevuto un’attenzione di questo livello, né aveva visto la realizzazione di così tante opere in contemporanea. La diga di Campolattaro, costata circa 300 miliardi di lire, è rimasta inutilizzata per trent’anni nonostante le difficoltà idriche che hanno caratterizzato il territorio. È stato necessario l’impegno e la perseveranza del ministro Salvini per garantire i finanziamenti a un’opera che rappresenta una delle più strategiche per tutto il Mezzogiorno e che, finalmente, renderà l’invaso utilizzabile sia a fini irrigui che idropotabili ed energetici.
Grazie al potabilizzatore – prosegue – sarà possibile servire circa il 70% della popolazione sannita. Inoltre, con l’acqua proveniente dalla diga si potranno irrigare 15 mila ettari di terreni agricoli distribuiti nel territorio regionale”.
“Grazie al ministro Salvini – conclude Barone – la diga di Campolattaro, una volta completati i lavori, rappresenterà la soluzione alla crisi idrica che ha colpito il Sannio, un territorio a lungo penalizzato e trascurato da una classe dirigente di centrosinistra incapace di offrire risposte concrete alle esigenze delle collettività”.