Fra quattro giorni, probabilmente, sapremo se per le Regionali in Campania si voterà il 16 e il 17 oppure si slitterà al 23 24 novembre. L’ultima parola spetta al Governatore De Luca e pure la scelta della data non è per nulla secondaria alla congerie politica che si sta sviluppando attorno a questo appuntamento.
Il Presidente comprende che l’ultimo sforzo, quello di comporre almeno tre liste di fedelissimi, è seriamente osteggiato dal PD che a De Luca ha concesso l’impossibile, compreso le chiavi del partito regionale, ma sulla estensione delle liste personali non transige. E a lui lo si invita a nozze. Non perde occasione di epsrimere tutto il suo dileggio per coloro che “illumineranno d’immneso” il popolo votante del centrosinistra, ovviamente trabocca di sarcasmo da ogni dove. De Luca e Fico due universi inconciliabili. Anche a Ponte De Luca non ha smesso di pungere il candidato del Campo Largo.
Ovvio che il lucano/salernitano abbia bisogno della forza del suo nucleo più fidato per dare battaglia in Consiglio quando sarà perchè è chiaro che punti ad impallinare il probabile presidente alla prima vera prova muscolare che può essere un bilancio, preventivo o consuntivo che sia.
E con questi chiari di luna che nil centrosinistra sta procedendo a costruire la campagna elettorale mentre dall’altra parte è ancora buio pesto sul nome del candidato. Nessun vertice a Palazzo Chigi, o almeno non s’è affrontato il nodo del nome. Tajani sostiene di non avere mai detto di essere a favore ad un candidato civico, ma l’opzione politica, che spetterebbe a Fratelli d’Italia sembra svanire di ora in ora. E allora restano Giosy Romano e Matteo Lorito, quest’ultimo però smentisce ogni interesse e ribadisce di volere continuare a fare il Rettore della Federico II