“Non fa domande, ha lo sguardo perso nel vuoto, e ancora non è in grado di comprendere la gravità di quanto accaduto”. Così l’avvocato Giovanni Santoro, all’uscita del carcere di Campobasso, ha descritto le condizioni di Salvatore Ocone, il 58enne accusato della strage familiare avvenuta a Paupisi.
Secondo il difensore, Ocone si trova in uno stato confusionale e soffrirebbe di una patologia psichica preesistente, con vuoti di memoria che – ha sottolineato il legale – gli impedirebbero di ricordare anche fatti gravi come la morte del figlio e le condizioni della figlia, rimasta ferita gravemente.
Durante il colloquio, è stato proprio l’avvocato a comunicargli il lieve miglioramento delle condizioni della figlia. Ocone, ha raccontato l’avvocato, ha pianto, dicendo di essere contento. Ma subito dopo sarebbe ricaduto in uno stato di totale distacco dalla realtà.
L’avvocato Santoro ha risposto anche sui particolari aspetti legati a fattori di natura mistica, che avrebbero influenzato le drammatiche azioni di Ocone. Questa fervente devozione verso la figura della Madonna venerata in una chiesa di Paupisi, la stessa dove l’omicida si sarebbe recato subito dopo il delitto della moglie e del figlio. Le macchie di sangue sul pavimento della navata testimonierebbero il passaggio dell’uomo nel luogo sacro.
Questa mattina si è svolta l’udienza di convalida del fermo davanti al gip Silvia Lubrano. Ocone, assistito dal suo legale, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La procura ha chiesto la conferma della detenzione in carcere, ritenendo sussistenti tutte e tre le esigenze cautelari. Il giudice si è riservato e la decisione è attesa nelle prossime ore.
Intanto in paese ci si prepara a dare l’ultimo saluto alle due vittime, Elisa Polcino e Cosimo Ocone, madre e figlio. I funerali si terranno congiuntamente la prossima settimana, subito dopo le autopsie sui cadaveri. E’ la volontà espressa dal figlio maggiore Mario, e dagli altri familiari.
