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“La strage di Paupisi compiuta non da un mostro, ma da un uomo non curato”: la denuncia di Serena Romano

“La strage di Paupisi compiuta non da un mostro, ma da un uomo non curato”: la denuncia di Serena Romano

3 Ottobre 2025 | by Maresa Calzone
“La strage di Paupisi compiuta non da un mostro, ma da un uomo non curato”: la denuncia di Serena Romano
Attualità
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La strage di Paupisi è stata compiuta non da un mostro – anche se ora si tenta di descriverlo come tale – quanto da un uomo gravemente malato, non adeguatamente curato. Oggi, infatti, c’è chi tenta di scaricare la responsabilità del gesto di Salvatore Ocone definendolo come improvviso, imprevedibile e imprevisto. Ma non è così: è difficile che non ci siano state avvisaglie che precedono un gesto così violento. Forse sono state sottovalutate, non raccolte, poco evidenziate. E ora un velo di silenzio imbarazzato circonda la tragedia”.

È la denuncia di Serena Romano, presidente dell’associazione dei Familiari dei Sofferenti Psichici “La Rete Sociale” di Benevento, da anni impegnata nella salvaguardia dei diritti della categoria.

“La prima volta, infatti, che ha ricevuto la visita di un medico a casa – denuncia la Romano – risale al 2010: è la data in cui è stata ufficialmente aperta la sua cartella clinica presso il Centro di Salute Mentale di Puglianello. Poi – dicono – si è sempre mostrato tranquillo, ma ciò che ai non addetti ai lavori può sembrare ‘normalità’, a uno psichiatra dovrebbe far scattare campanelli d’allarme. Eppure ciò non è successo: a febbraio 2025 è l’ultima volta che qualcuno si è accertato che prendesse la terapia. Come mai? C’erano forse già segni di squilibrio?

Sta di fatto che era un utente del Dipartimento di Salute Mentale, che però si faceva vedere poco. Ma la medicina territoriale esiste per casi come questo. Non è che te lo scordi, lasci che vaghi sul territorio e intervieni solo quando accade il dramma. Devi accertarti che venga seguito a casa, che si curi con continuità, va monitorato.

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