La tragica storia che ha colpito la comunità di Paupisi si avvia verso la più triste delle conclusioni: un funerale doppio, quello di Elisa e di suo figlio Cosimo, morti uccisi per mano di Salvatore Ocone, marito e padre, che all’alba del 30 settembre ha scagliato la sua furia omicida sulla famiglia inerme.
Con un sasso di 12 kg, ha ucciso la moglie e il figlio, e ha ridotto in fin di vita la figlia Antonia. Una tragedia familiare raccapricciante, che ha sconvolto l’intero Sannio. Secondo quanto si apprende, anche Cosimo sarebbe stato colpito in casa dal padre con la grossa pietra alla testa, riportando ferite che ne avrebbero causato la morte quasi immediata.
Dopo le autopsie sui due corpi, concluse ieri, l’autorità giudiziaria ha dato il nulla osta per le salme, che saranno accompagnate in paese per i funerali programmati per domani pomeriggio, alle ore 16:00, nella chiesa di Santa Maria del Bosco a Paupisi.
Per l’occasione, il sindaco Salvatore Coletta ha disposto il lutto cittadino dalle ore 13:00 fino al termine del rito funebre, e affida a una nota parole di cordoglio e vicinanza alla famiglia:
“In questo momento la comunità si stringe attorno a Mario e Antonia, ai familiari tutti, con affetto, vicinanza e preghiera.
Che la memoria di Elisa e Cosimo resti per sempre viva nei cuori di tutti noi come richiamo alla pace, all’amore e al rispetto della vita.”
Intanto, dalla Neuromed di Pozzilli arrivano segnali di speranza per Antonia, la ragazza ricoverata da oltre una settimana nel reparto di Terapia Intensiva. Le sue condizioni, pur restando gravi, mostrano lievi miglioramenti: è fuori pericolo di vita imminente, anche se la prognosi resta ancora riservata.
A fare il punto è la dottoressa Valeria Marinò, primario della Terapia Intensiva, che ha spiegato:
“C’è una riduzione dell’edema cerebrale, ed è passata più di una settimana dall’evento acuto. Per questo è stato possibile sospendere la sedazione farmacologica. Antonia inizia ad accennare qualche piccolo movimento, ma è ancora troppo presto per parlare di risveglio.”
La situazione resta dunque delicata. I medici hanno bisogno di almeno 5-7 giorni per una valutazione più completa delle condizioni della giovane. Solo con il passare del tempo sarà possibile capire se ci saranno danni cerebrali permanenti e quale sarà l’evoluzione clinica.
L’équipe medica continua a monitorare Antonia costantemente, con l’auspicio che i primi segnali positivi possano evolversi in un quadro clinico più stabile.