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I 30 anni del Premio Penisola Sorrentina tra cultura, impegno sociale e green policy

I 30 anni del Premio Penisola Sorrentina tra cultura, impegno sociale e green policy

28 Ottobre 2025 | by Maresa Calzone
I 30 anni del Premio Penisola Sorrentina tra cultura, impegno sociale e green policy
Cultura
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Si è svolta lo scorso weekend a Sorrento la serata celebrativa del trentennale del Premio intitolato ad Arturo Esposito, un riconoscimento che in tre decenni ha saputo interpretare le diverse forme dell’arte per evolversi da concorso poetico a una delle più prestigiose vetrine italiane dedicate al cinema, alla cultura e all’audiovisivo.

Dopo il taglio del nastro con Violante Placido, madrina dello spin-off “Mezzogiorno e Mediterraneo”, la manifestazione ha vissuto uno dei suoi momenti più intensi con la serata “Trent’anni insieme”, che ha visto la consegna dei premi ai protagonisti di questa edizione.

Tra i nomi premiati: Stefano Dionisi, Simona Cavallari, Danny Quinn, insignito del Premio Internazionale, e Franco Simone che ha ricevuto il riconoscimento alla carriera.
Il Premio speciale del Trentennale è andato a Flavio Insinna, autentico mattatore della serata e protagonista della pièce teatrale “Gente di facili costumi”, diretta da Luca Manfredi.

Accanto alle grandi firme del cinema e della televisione, il Premio ha voluto celebrare anche la sensibilità sociale e ambientale che da sempre lo contraddistingue.
Un Premio speciale è stato assegnato alla rubrica TGR Giubileo, mentre un riconoscimento significativo è andato ai ragazzi della parrocchia di San Sebastiano al Vesuvio per il progetto “Sartiamo”, esempio virtuoso di creatività, inclusione, senza dimenticare le green policy dell’iniziativa.

A prendere parte alle attività del board artistico e culturale anche l’attore Francesco Branchetti e il pianista jazz Danilo Rea, a testimonianza di un evento che continua a unire generazioni e linguaggi diversi sotto il segno dell’arte e dell’impegno civile.

Un’edizione che ha celebrato trent’anni di storie, emozioni e talento, ma soprattutto un Premio che, pur guardando al grande schermo, resta profondamente vicino alla gente e al territorio.

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