Il ciclone De Luca torna ad abbattersi su quelli che dovrebbero essewre i suoi alleati di Campo Largo. Chwe a questto pujntoi dioventa per davvero un cxampo minato apoche oirer dsal voto. E con questi chiari di luna solo un largo vantaggio, che pare ancora esserci tra le due compagini, non metterebbe e il condizionale è rigorosamente obbligatorio, in forse la vittoria del centrosinistra.
Complicato fare la cernita delle scorribnade deluchiane che il governatore, oggi a Benervento a far da sostenitore alla sua lista “A Testa Alta” per i suoi due alfieri Mortaruolo e Pavone, ha rifilato ai suoi alleati. E Fico è il primo della lista, non proprio il candidato governatore che pure ha messo nel mirino sin da subito, ma il suo mentore più prossimo; quel sindaco di Napoli Manfredi da sempre “il gran nimico” e nei confronti del quale la facondia è aspra. E’ parte di quei notabili sui quali lui, De Luca, affonda la lama, gente che dice non ha fatto nulla per le aree interne ed ora esce allo scoperto mentre lui mostra e nomina a dito le opere realizzate dalla sanità, ai trasporti, ai rifiuti.
In terra beneventana non poteva mancare l’ultima diatriba con Mastella, quel “non votate per il beneventano” pronunciato or non è guari e che ha fatto infuriare il sindaco di Benevento. De Luca glissa, quasi indolente, la levata di scudi del suo ormai ex sodale.
