“Negli ultimi giorni, dopo la nota vicenda del cane randagio ritrovato agonizzante nel centro storico di San Giorgio la Molara – caso che ha già attirato l’attenzione di media, associazioni e autorità competenti – emergono ulteriori criticità legate al clima all’interno del Comune.
Una volontaria del Servizio Civile Universale, assegnata al Comune di San Giorgio la Molara nell’ambito del progetto nazionale approvato da Expoitaly, ha infatti presentato formale richiesta di revoca del servizio, trasmessa all’ente d’impiego e agli organismi preposti alla tutela dei volontari.
La decisione sarebbe maturata – secondo quanto riferito dalla volontaria nella documentazione ufficiale – a seguito di un periodo di “forte disagio psicologico”, “pressione emotiva” e “situazioni non compatibili con i principi del Servizio Civile Universale stabiliti dal D.Lgs. 40/2017”.
Sono stati segnalati comportamenti percepiti come non conformi al progetto e criticità nei rapporti con alcuni uffici comunali.
La normativa sul Servizio Civile tutela i volontari garantendo:
A seguito della revoca, la volontaria ha richiesto verifiche formali agli enti di riferimento, tra cui il Dipartimento delle Politiche Giovanili, l’ente d’impiego Expoitaly, la Regione Campania e le autorità territoriali.
La vicenda è ora all’attenzione degli organi competenti.
L’episodio – che si inserisce in un contesto già delicato a seguito dei fatti relativi al cane avvelenato – riaccende l’attenzione sulla necessità di garantire trasparenza, serenità e tutela in tutti gli ambienti di servizio pubblico.
Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni.”