Nel PD c’è aria di confronto e non potrebbe essere altrimenti. La parola allargamento della classe dirigente paventata da Umberto Del Basso De Caro è solo l’inizio di una inevitabile palingenesi che accompagnaerà il partito fino al congresso di gennaio nel quale sarà necessario una valutazione approfondita della fase di crisi che sta attraversando il partito. Che non è affatto indolore, stando ai rumors che provengono da Viale Mellusi.
La resa dei conti tra gli esclusi dal sistema decariano e la traballante leadership attuale racconta di scambi assai serrati e per molti aspetti senza esclusione di colpi. L’antimastellismo del decarismo si contrappone ad una visione non tetragona dei rapporti futuri col sindaco di Benevento da parte di chi invece auspica maggiore distensione anche nei confronti del Regionale in nome di quel campo largo di cui, vuoi o non vuoi, anche Mastella fa parte, vedi Italo Palumbo.
A perorare la causa di una qualche forma di dialogo c’è l’ala del partito che fa riferimento ai sindaci con Peppe Ruggiero, Primo Cittadino di Foiano, che si fa portavoce di quegli umori. Proprio Ruggiero ha convocato per martedi alle 16,30 a Viale Mellusi i sindaci di area piddina per una prima riunione nella quale affrontare le tematiche inerenti alla sconfitta del partito alle Regionali di novembre.
E’ una stagione complessa quella che si apre per i dem. C’è da superare una delle fasi più critiche degli ultimi dieci anni col partito sannita unico tra le federazioni campane a dover analizzare una regressione sensibile. Che fare? Aprire a quei settori emarginati, a quelle personalità messe ai margini? Dalle prime battute questa operazione appare molto difficile. Antonella Pepe, sino ad ora, è l’unica che si è espressa e lo scontro si è subito materializzato.
Si attende Mino Mortaruolo che però ha sinora preferito il silenzio. Tace anche Fausto Pepe, da tempo dato per partente destinazione Forza Italia ma fino a questo momento ancora dentro il PD. C’è Angelo Moretti che potrebbe entrare con Civico22 e nella intervista rilasciata a noi di Lab non ha escluso che ciò si possa verificare. Tutti argomenti congressuali con quella assise che potrebbe forse riservare sorprese ma il punto è che non c’è, per ora, alternativa concreta al decarismo.
