Riceviamo e pubblichiamo nota stampa del signor Pierluigi Onori:
“È ormai noto all’opinione pubblica il caso riguardante la richiesta di rilascio del pass invalidi e, successivamente, l’istanza di istituzione di un posto auto riservato ai disabili presentata al Sindaco di San Nicola Manfredi da mia madre, una donna di 76 anni che vive ogni giorno con serie difficoltà di deambulazione.
Il 13 novembre, tramite il nostro legale, è stata inoltrata al Comune la richiesta di predisporre uno stallo per persone con disabilità nelle immediate vicinanze dell’abitazione di mia madre. A tale richiesta, nonostante fosse supportata da un approfondito studio tecnico e da un quadro normativo chiaro e inequivocabile, è seguito un diniego formale a firma del Comandante della Polizia Municipale.
Il posto individuato era stato selezionato sulla base di criteri tecnici rigorosi e nel pieno rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione, dalla Legge 104/92, dal DPR 503/96, dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e dalle disposizioni del Codice della Strada. L’obiettivo era semplice: tradurre in realtà ciò che le norme già prevedono, ovvero la tutela effettiva delle persone in condizioni di fragilità. Tuttavia, a San Nicola Manfredi, a mia madre questo diritto essenziale è stato negato.
Con protocollo n. 10236/2025 del 20/11/25, il Comandante della Polizia Municipale ha formalizzato il rifiuto sostenendo che “non sussistono i requisiti cumulativi tassativamente previsti dalla legge”, richiamando impropriamente il concetto di stallo “ad personam”, come se la richiesta mirasse a una concessione esclusiva e non, invece, al legittimo riconoscimento di un diritto volto a garantire pari opportunità di accesso e mobilità.
Il 1° dicembre, l’Avv. Maria Panico ha inviato una dettagliata risposta tecnica, confutando punto per punto le motivazioni addotte e ricordando che il Sindaco ha il dovere istituzionale di favorire le esigenze dei cittadini, in particolare quando si tratta di persone con disabilità e quando la soluzione richiesta risulta tecnicamente possibile. Non solo si è ribadita l’infondatezza del diniego, ma si è evidenziato come, oltre a negare lo stallo, siano stati installati nuovi divieti di sosta e dissuasori che rendono ancor più difficoltoso e umiliante l’accesso alla propria abitazione per una persona anziana e fragile.
A ciò si aggiunge una dichiarazione pubblica del Sindaco, rilasciata in una recente intervista a Labtv, in cui – nel tentativo di minimizzare sia la mancata iscrizione anagrafica di una giovane mamma sia la nostra vicenda – ha insinuato che tali problematiche derivino da divergenze politiche, richiamando esplicitamente il fatto che “solo a Pagliara, con due famiglie legate a candidati di una lista diversa alla sua alle scorse elezioni amministrative, vengono sollevati problemi”. Un’affermazione gravissima, che lascia intendere la volontà di trattare come “nemici politici” cittadini che chiedono semplicemente il rispetto dei loro diritti fondamentali.
Il tutto è avvenuto con il supporto della Giunta comunale che, il 9 ottobre, ha prontamente accolto la proposta di istituire un parcheggio riservato ai residenti proprio nel punto in cui mia madre riusciva faticosamente a trovare un posto libero, così da evitarle almeno un tratto in salita.
Indicare uno stallo per disabili a 300 metri dall’abitazione di una persona con gravi difficoltà motorie equivale, di fatto, a negarle un diritto. Non rappresenta una tutela, non mostra sensibilità, non rispetta la legge. Significa ignorare deliberatamente la condizione di una donna anziana che chiede solo di poter vivere con dignità.
Questa non è Democrazia. Qui non si parla di politica.
Qui si parla della vita di persone indifese, dei loro diritti, della loro libertà di movimento.
Qui si parla del dovere di un’amministrazione di proteggere chi non può proteggersi da solo.”