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Corruzione, l’allarme di Libera: “Non è un reato isolato, è un problema di costume”

Corruzione, l’allarme di Libera: “Non è un reato isolato, è un problema di costume”

9 Dicembre 2025 | by Redazione Bn
Corruzione, l’allarme di Libera: “Non è un reato isolato, è un problema di costume”
Attualità
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La corruzione non è soltanto un tema giuridico o giudiziario. È, prima di tutto, una questione di comportamenti, disponibilità e complicità.
È un problema di costume, un terreno sul quale attecchiscono politica corrotta, funzionari infedeli, imprenditori senza scrupoli e mafiosi. Questi ultimi — insieme a una parte minoritaria ma dannosa di professionisti conniventi — alimentano da anni quella che viene definita “zona grigia”, il luogo opaco in cui gli interessi illegali si intrecciano con le fragilità delle istituzioni.

Sono passati più di trent’anni da Tangentopoli, ma la “mazzetta” resta lo strumento tradizionale della corruzione, che oggi assume forme nuove, più sofisticate, digitali, spesso difficili da intercettare.
A questo si aggiunge una corruzione quotidiana, diffusa, una sorta di “porta a porta” fatta di raccomandazioni, favoritismi, scambi di piccoli privilegi e clientelismo: forme non sempre penalmente rilevanti, ma eticamente corrosive

L’ultima inchiesta nazionale realizzata da Libera fotografa la drammaticità del fenomeno.
Nel 2025 la Campania registra 96 inchieste e 219 persone indagate, confermandosi la regione con il numero più alto di procedimenti legati a corruzione, concussione, scambi politico-mafiosi e turbative d’asta.

È necessario ribadire — con forza — che non bisogna mai generalizzare: la stragrande maggioranza delle categorie citate (esclusi i mafiosi) è composta da persone serie, oneste e perbene. Proprio per questo è fondamentale isolare, denunciare e contrastare con determinazione tutte le pratiche che inquinano la sana economia, la buona politica e il mondo professionale fatto di competenze e legalità.

La corruzione produce effetti devastanti:

  • ingiustizie e disuguaglianze,

  • servizi scadenti,

  • opere pubbliche non sicure o incompiute,

  • sanità inefficiente,

  • burocrazia lenta e opaca,

  • danni ambientali e spreco di risorse,

  • sfiducia nelle istituzioni.

Ma c’è un danno ancora più profondo: la corruzione indebolisce la democrazia.
Si diffonde la rassegnazione secondo cui i bisogni collettivi possano essere risolti solo attraverso rapporti individuali o personali. Così crescono l’astensionismo, la distanza tra cittadini e politica, e si alimentano forme subdole di scambio politico-elettorale.

La corruzione non risolve i problemi:
li crea, li amplifica, li moltiplica.

Per questo il Coordinamento Provinciale Libera Benevento rinnova l’impegno quotidiano nella vigilanza civica, nell’educazione alla legalità e nella promozione di una cultura pubblica trasparente e responsabile.

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