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La cucina italiana entra nell’Unesco tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità: la soddisfazione di Cerreto e Lopa

La cucina italiana entra nell’Unesco tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità: la soddisfazione di Cerreto e Lopa

10 Dicembre 2025 | by redazione
La cucina italiana entra nell’Unesco tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità: la soddisfazione di Cerreto e Lopa
Attualità
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La decisione dell’Unesco di inserire la Cucina Italiana tra i Patrimoni Immateriali dell’Umanità segna una tappa storica per il nostro Paese. Un riconoscimento che conferma la forza culturale di una tradizione gastronomica capace di unire territori, comunità e generazioni.

Per Marco Cerreto, deputato e capogruppo in Commissione Agricoltura, si tratta di un risultato che premia una visione chiara e un lavoro istituzionale determinato. “È una giornata straordinaria per l’Italia. Il riconoscimento dell’Unesco conferma la potenza culturale di una tradizione che da secoli racconta il nostro Paese. Questo traguardo è frutto dell’impegno del ministro Lollobrigida, del ministro della Cultura Giuli e dell’intero governo Meloni, che hanno creduto in una candidatura capace di valorizzare la storia gastronomica italiana e le sue filiere”, afferma Cerreto.

Il parlamentare sottolinea come la cucina italiana rappresenti un modello universale fatto di creatività, identità e sapori: un patrimonio custodito da famiglie, agricoltori, imprese, artigiani e ristoratori. “È un’opportunità straordinaria per rafforzare il Made in Italy, tutelare le produzioni dalle imitazioni e generare nuove occasioni di crescita. L’Italia dimostra che investire nelle proprie radici significa aprire nuove strade per lo sviluppo”.

Entusiasmo anche da parte di Rosario Lopa, portavoce della Consulta Nazionale dell’Agricoltura e del Turismo, che evidenzia il ruolo decisivo delle filiere campane. “Il successo dell’Unesco è anche merito dei produttori campani di pasta, olio e pomodoro, trinomio cardine della nostra cultura alimentare. Ora è necessario promuovere azioni di concertazione e filiera che coinvolgano tutto il sistema agroalimentare, compresa la ristorazione di qualità”.

Lopa richiama inoltre il valore identitario e sociale della cucina italiana: “La nostra cucina non è solo un insieme di ricette: è interazione sociale, tradizione orale, memoria collettiva. Un modello nutrizionale rispettoso del territorio e della biodiversità, fondato su attività agricole e di pesca che nei secoli hanno plasmato le comunità del Mediterraneo”.

L’iscrizione della Cucina Italiana nella lista dei Patrimoni Unesco rappresenta un potente strumento di tutela e valorizzazione, ma anche un’occasione per rafforzare l’immagine dell’Italia nel mondo.

Una vittoria culturale, economica e identitaria che apre una nuova fase per il Made in Italy e, in particolare, per le eccellenze campane.

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