In riferimento alla nota diffusa dal gruppo politico “Terre di Lavoro” a seguito dell’intervista rilasciata a LABTV, Maria Chiara Petrone ritiene necessario chiarire alcuni punti, al fine di evitare ulteriori fraintendimenti e strumentalizzazioni:
L’intervento giornalistico e civile di Petrone nasce esclusivamente dalla segnalazione di un grave episodio – la morte di una cagnolina, presumibilmente avvelenata – e dalla conseguente richiesta di accertamento delle eventuali responsabilità e delle possibili omissioni da parte degli enti competenti.
Un’iniziativa intrapresa in qualità di cittadina e giornalista, nel pieno rispetto del diritto di cronaca e del diritto-dovere di segnalazione.
Nel corso dell’intervista non è mai stato messo in discussione il diritto di soggetti politici o associativi di ampliare il dibattito su temi strutturali quali il randagismo, la sicurezza pubblica o la sanità animale. Al contrario, è stato ribadito più volte che la vicenda non deve essere strumentalizzata, ma affidata agli organi preposti affinché venga fatta piena luce sui fatti.
Si precisa inoltre che:
• sono già state attivate le autorità competenti, tra cui NAS, Carabinieri e altri enti di controllo;
• sono in corso verifiche e accertamenti ufficiali su eventuali omissioni o criticità;
• ogni valutazione definitiva spetterà esclusivamente agli organi inquirenti.
Maria Chiara Petrone respinge pertanto ogni tentativo di sovrapporre il piano politico a quello giornalistico o personale. Il suo unico obiettivo resta quello di contribuire a una corretta informazione e a un chiarimento basato su dati, atti e responsabilità accertate, non su contrapposizioni o polemiche.
In una fase così delicata, si invita tutte le parti coinvolte a mantenere toni corretti e a rispettare il lavoro delle autorità, nell’interesse della comunità e della verità dei fatti.
La chiarezza non si teme: si attende.”