Non devono essere giorni facili per il presidente della Regione Campania Fico. La decisione di non assumere in larga parte nella sua giunta i consiglieri eletti ha finito per esacerbare da subito gli animi della eterogenea sua coalizione che gli ha garantito il successo elettorale. L’obiettivo è quello di emarginare De Luca, renderlo inoffensivo, destrutturare il sistema di potere decennale dell’ex governatore e per questo la parola d’ordine è: tenere lontano Bonavitacola dalla nuova giunta regionale. E non sarà facile vincere la tenzone con De Luca che invece vede nel suo fedelissimo uno strumento di incidenza nel futuro dei lavori della giunta.
Dalle parti del Nazzareno la Shlein ha ordinato di non lasciare spazi alcuni a De Luca che resta il nemico pubblico numero uno, quello che in combutta con qualche altro sconento, e ce ne sono parecchi per via della esclusione degli eletti, potrebbe rappresentare un pericolo per la stabilità degli equilobri del nascente governo regionale.
Nel frattempo uno dei più autorevoli scontenti, Clemente Mastella, torna a ringraziare gli elettori e lo fa dal teatro De La Salle. Il sindaco ribadisce che la lealtà a Fico è saldissima ma non lesina bordate nei confronti della decisione del neo inquilino di Santa Lucia. Nel tripudio dei suoi sostenitori Mastella Padre e Mastella Figlio sottolinenano che il voto popolare corra il serio rischio di venire svilito e svuotato di senso. Ma sanno entrambi che non sarà possibile invertire la tendenza, con buona pace di quel manipolo di fedeli e leali a Mastella che si augurano di avere finalmente quello spazio che finora non hanno avuto, con buona pace del brand familiare.
E tuttavia Pellegrino, eletto con 13.841 voti non si limita alla polemica politica. Ha in mente “Sannio zone” e lo spiega al nostro micorofono.
