“Diritto d’autore e mercato unico digitale” è il tema del convegno che si svolgerà all’Università del Sannio il 24 ottobre 2018 alle ore 11 presso la Sala Rossa di Palazzo San Domenico.
Introduce Roberta Mongillo, professore aggregato di Diritto commerciale dell’Università degli Studi del Sannio. Presiede Manlio Lubrano di Scorpaniello, professore associato di Diritto commerciale dell’Università degli Studi del Sannio.
Ne discutono Enrico Quaranta, giudice presso la Sezione Specializzata in materia d’impresa del Tribunale di Napoli; Fulvio Sarzana di S. Ippolito, professore straordinario del Corso di laurea in diritto delle imprese, del lavoro e delle nuove tecnologie presso l’Università telematica internazionale Uninettuno; Nicola Lettieri, ricercatore presso INAPP e professore a contratto di Informatica giuridica presso l’ateneo sannita; Francesco Luongo, presidente Nazionale del Movimento Difesa del Cittadino; Concetta Pecora, Società di Produzione Cinematografica Cattleya S.r.l.
L’armonizzazione della normativa sul diritto d’autore nel mercato unico digitale ha trovato espressione nella Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 settembre 2016 per adeguare le normative degli Stati membri alla nuova realtà digitale, ottimizzando l’equilibrio tra la tutela autoriale e il libero accesso ai contenuti online, attraverso un elenco di eccezioni e limitazioni al diritto d’autore. La complessità della procedura legislativa e gli aggiornamenti apportati al testo dimostrano la delicatezza del tema. Dopo il voto negativo di luglio, la Direttiva è stata approvata, in una versione parzialmente modificata, il 12 settembre 2018, suscitando non poche polemiche, soprattutto in riferimento agli ormai noti articoli 11 e 13.
In un momento così delicato sul piano europeo, si riflette sui problemi sorti a seguito della digitalizzazione e sulle soluzioni che vengono prospettate in sede di armonizzazione, che richiedono l’attenzione di esperti di vari settori, per tentare di trovare risposte adeguate a tutelare la proprietà intellettuale a fronte dell’evoluzione tecnologica, in un delicato bilanciamento tra diversi interessi che non porti a comprimere eccessivamente la libertà di accesso alla cultura.