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Terremoto, crolla la produzione di latte

Terremoto, crolla la produzione di latte

28 Ottobre 2016 | by Anna Liguori
Terremoto, crolla la produzione di latte
Attualità
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MACERATA – Le nuove scosse alimentano paure per la popolazione ma stressano anche gli animali costretti a vivere all’aperto con le mucche che hanno ridotto di almeno il 30% la produzione di latte. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del sisma nelle campagne dove si contano crolli, con stalle, fienili e laboratori inagibili ma si è anche aggravata la situazione dei fabbricati rurali lesionati a seguito del sisma del 24 agosto. In questo contesto – sottolinea la Coldiretti – è positivo l’impegno del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina con lo stanziamento di 31 milioni di euro a favore del settore zootecnico, attraverso l’utilizzo di 21 milioni di euro provenienti dall’ultimo intervento europeo per contrastare la crisi del latte e ulteriori 10 milioni di risorse nazionali. L’intervento con misure per la suinicoltura e per il latte ovino sostiene 19mila aziende lattiere di montagna e prevede un aiuto doppio per le imprese delle aree colpite dal sisma. I sopralluoghi effettuati dalla Coldiretti hanno evidenziato che molti annessi agricoli sono crollati, moltissimi imprenditori agricoli si ritrovano con la casa, la stalla o i caseifici inagibili. Anche se le stalle più recenti, quelle costruite con criteri antisismici, non sono crollate si sono comunque verificati danni – spiega la Coldiretti – con le lastre di cemento armato che compongono il pavimento che non sono più incardinate e gli spazi tra l’una e l’altra si sono molto allargati. Gli animali devono dunque essere accuditi dagli allevatori che non possono dunque trasferirsi lontano dalle abitazione. Il territorio tra Marche e Umbria colpito dal terremoto – sottolinea la Coldiretti – vanta molte eccellenze agroalimentari, dall’allevamento del Vitellone Bianco Igp al pecorino dei Sibillini, dalle lenticchie di Castelluccio alla patata rossa di Colfiorito fino al salame di Fabriano con il rischio che le lavorazioni di questi prodotti pregiati ora si interrompano con la necessità di annullare gli ordini ricevuti. In difficoltà anche l’agriturismo con il sisma che – continua la Coldiretti- ha colpito una azienda che già ospitava gli sfollati del precedente terremoto. La proprietaria non si è persa d’animo e sta collaborando Con il comune alla distribuzione dei pasti. Una ulteriore conferma – conclude la Coldiretti – della grande forza d’animo della popolazione colpita.

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