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Save the children e INGV: ecco la mappa del pericolo sismico

Save the children e INGV: ecco la mappa del pericolo sismico

16 Novembre 2016 | by redazione Labtv
Save the children e INGV: ecco la mappa del pericolo sismico
Attualità
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Un bambino su 20 non possiede giochi a casa o da usare all’aria aperta, piu’ di 1 su 10 non puo’ permettersi di praticare sport o frequentare corsi extrascolastici. Sono i bambini “senza”: dalla nascita conoscono la poverta’ nella loro vita, crescono in condizioni di svantaggio e deprivazione rispetto ai loro coetanei e incontrano barriere e ostacoli che li separano da opportunita’ educative e formative.

Lo denuncia il 7°Atlante dell’Infanzia (a rischio) “Bambini, Supereroi” di Save the Children, che quest’anno, per la prima volta, viene pubblicato da Treccani e sara’ disponibile nelle librerie italiane da inizio dicembre 2016.

Sono 5,5 milioni i bambini e ragazzi sotto i 15 anni che vivono in aree ad alta e medio-alta pericolosita’ sismica. Si tratta di un territorio che copre circa il 70% delle province italiane, che comprende 45 citta’ sopra i 50.000 abitantiche ospitano 900.000 minorenni sotto i 15 anni. Lo spiega la mappa del “Pericolo sismico”, elaborata per Save the Children dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che associa i dati demografici relativi alla popolazione di 0-14 anni per provincia alle aree considerate ad alta pericolosita’. Rientrano nella zona ad alta pericolosita’, la piu’ a rischio, citta’ come Messina, Catania, Siracusa, Reggio Calabria, Cosenza, Potenza, Benevento, Campobasso, Perugia, Forli’ e Verona.Mappa del pericolo sismico.

In Italia quasi 1 minore su 3 e’ a rischio poverta’ ed esclusione sociale. Ibambini di 4 famiglie povere su 10 soffrono il freddo d’inverno perche’ i loro genitori non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa. Piu’ di 1 minore su 4 abita in appartamenti umidi, mentre l’abitazione di oltre 1 bambino su 10 che vive in famiglie a basso reddito non e’ sufficientemente luminosa. Non solo: la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano precocemente gli studi, fermandosi alla licenza media, tocca il 14,7%, mentre 1 alunno di 15 anni su 4 non raggiunge le competenze minime in matematica e 1 su 5 in lettura 6 bambini e ragazzi su 10 i cui genitori hanno un titolo di studio basso sono a rischio di poverta’ ed esclusione sociale.

“I minori dei quali parliamo nell’Atlante sono quelli che incontriamo ogni giorno nei nostri programmi: nei Punti Luce o negli Spazi Mamme nei quartieri piu’ difficili, da Nord a Sud, per contrastare la poverta’ educativa; nelle scuole, per prevenire la dispersione e favorire un uso creativo e responsabile delle nuove tecnologie; nei reparti di ostetricia degli ospedali, per accompagnare i neo genitori nelle fasi piu’ delicate dell’arrivo di un figlio; nelle tendopoli, quando per una calamita’ si e’ costretti ad abbandonare tutto; nelle aree di sbarco e nelle grandi citta’, per garantire protezione e sostegno ai minori migranti che arrivano in Italia da soli e sono facile preda di circuiti di sfruttamento”, spiega Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children. “Cerchiamo di essere accanto ai bambini e agli adolescenti nei luoghi che segnano la loro crescita. E di ascoltarli. Perche’ da loro possiamo comprendere quali sono le reali priorita’ da affrontare”. Dai laboratori realizzati dll’organizzazione con 130 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni, impegnati nel “Movimento Sottosopra”, emerge che se i ragazzi potessero vestire i panni di veri e propri Supereroi, utilizzerebbero i loro Superpoteri per dar voce ai propri bisogni inespressi, per risolvere i problemi e il disagio che affliggono l’infanzia e per rendere il mondo un posto piu’ giusto e senza discriminazioni. Tra i SuperEroi, c’e’ infatti chi propone di “clonare il materiale scolastico cosicche’ gli studenti non abbandonino la scuola” – sottolineando la scarsa dotazione didattica delle scuole -,chi vorrebbe il potere di “trasformare le materie a scuola e utilizzare metodi piu’ concreti” per imparare e chi vorrebbe avere il potere di “manipolare la mente per rendere i prof piu’ divertenti e fare in modo che capiscano cosa vogliamo”. E, ancora, chi vorrebbe “manipolare il pensiero e la mentalita’ della gente per sconfiggere la camorra”, chi vorrebbe il teletrasporto “per viaggiare senza problemi economici”, chi vorrebbe poter vedere nel futuro “per combattere bulimia e ogni disturbo alimentare”

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