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Il Testo Unico del vino diventa legge

Il Testo Unico del vino diventa legge

29 Novembre 2016 | by redazione Labtv
Il Testo Unico del vino diventa legge
Attualità
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Il Testo Unico del vino è legge. Con l’approvazione oggi alla Commissione Agricoltura della Camera il provvedimento, che racchiude in soli 90 articoli tutta la disciplina di riferimento per la produzione e la commercializzazione del vino (si stima oltre 4mila pagine di leggi e provvedimenti) dopo due anni di lavoro è finalmente realtà. Il Testo era dovuto tornare all’esame della commissione Agricoltura della Camera perché l’analoga commissione del Senato aveva introdotto alcuni emendamenti.

Via libera in sede legislativa
Si è trattato di modifiche suggerite dalla commissione Giustizia del Senato relativi a una migliore definizione delle sanzioni nel caso di contraffazione dei contrassegni di Stato (le famose “fascette” che cingono il collo delle bottiglie Docg e di molte Doc). Non uno stravolgimento quindi. Tuttavia anche una modifica minima del ddl rende necessaria una nuova lettura da parte della commissione Agricoltura della Camera che oggi, in sede legislativa, ha dato il proprio via libera definitivo al provvedimento.

Martina: un taglio alla burocrazia atteso da anni
«Finalmente diamo ai produttori di vino – ha commentato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina – una sola legge di riferimento per il settore con 90 articoli che riassume tutta la normativa precedente. Un’operazione di semplificazione attesa da anni e che consente di tagliare la burocrazia, migliorare il sistema dei controlli, dare informazioni più trasparenti ai consumatori. Col Testo Unico possiamo contribuire a rafforzare la crescita di un settore che già oggi vale più di 14 miliardi di euro e con un export che supera i 5,5 miliardi».

Regole più semplici per produrre, vendere, promuovere il vino
Il nuovo Testo Unico realizza un’ampia semplificazione burocratica in ambiti che vanno dalla produzione alla commercializzazione del vino, dalla tutela delle denominazioni di origine e delle menzioni tradizionali fino al sistema dei controlli e alla disciplina sanzionatoria. «Tutto questo favorire – spiegano al ministero per le Politiche agricole – più certezza del diritto, meno contenziosi e un sistema di controlli migliore per la tutela di un settore chiave dell’agroalimentare italiano».

Innovazione e tutela dei vigneti storici
Il binomio tradizione & innovazione è da sempre una costante del settore vitivinicolo e non poteva mancare nel nuovo Testo Unico. Infatti il provvedimento da un lato apre nuovi spazi all’innovazione in particolare per quanto riguarda l’introduzione in etichetta di sistemi di informazione al consumatore che sfruttino le nuove tecnologie contribuendo ad aumentare la trasparenza. Ma d’altro canto garantisce una tutela anche delle tradizioni laddove si prevedono specifiche disposizioni per la salvaguardia dei vigneti eroici o storici. In particolare saranno promossi gli interventi di ripristino, recupero e salvaguardia di quei vigneti che si trovano in aree soggette a rischio dissesto idrogeologico e con particolare valenza paesaggistica.

Novità sul fronte dei controlli e delle sanzioni
Importanti interventi di semplificazione sono previsti anche sul fronte dei controlli e delle sanzioni. Sul piano delle verifiche viene introdotto il principio del raccordo tra le diverse autorità che operano nel sistema dei controlli (si calcola circa 20 differenti soggetti dalla forza pubblica alle Asl fino agli enti di certificazione) che dovranno condividere i risultati dei propri controlli evitando duplicazioni nelle visite in cantina. Tutti i controlli sulle imprese vitivinicole dovranno infatti confluire nel Registro unico dei controlli (Ruci) a prescindere se siano o meno imprese agricole. Ma novità di rilievo saranno introdotte anche nel sistema sanzionatorio con l’introduzione del principio del “ravvedimento operoso” che consentirà di sanare con multe ridotte le irregolarità solo formali evitando così il rischio di incappare in ammende amministrative pesanti.

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