breaking news

Benevento| Il 1° marzo l’Università del Sannio conferirà la laurea honoris causa all’enologo Riccardo Cotarella

Benevento| Il 1° marzo l’Università del Sannio conferirà la laurea honoris causa all’enologo Riccardo Cotarella

6 Febbraio 2019 | by Anna Liguori
Benevento| Il 1° marzo l’Università del Sannio conferirà la laurea honoris causa all’enologo Riccardo Cotarella
Attualità
0

Il 1° marzo l’Università del Sannio conferirà la laurea honoris causa in Economia e Management al dottor Riccardo Cotarella, enologo e imprenditore di fama internazionale. Un riconoscimento che l’ateneo sannita ha voluto proporre ad un ricercatore innovativo e imprenditore illuminato, determinate nello sviluppo di un approccio manageriale e globale, del tutto inedito, nella produzione del vino e nella cultura ed economia dei territori.

Originario di un piccolo borgo umbro, Monterubiaglio, che gli ha dato i natali settanta anni fa. Studia alla Scuola di Enologia di Conegliano Veneto dove consegue, nel 1968, il titolo di enologo.

Alla fine degli anni Settanta costituisce, con il fratello Renzo, l’azienda vinicola Falesco s.r.l., nata con l’obiettivo di recuperare gli antichi vitigni del territorio umbro e, nel 1981, dà vita alla società di consulenze viticole ed enologiche Riccardo Cotarella s.r.l., della quale è presidente.

Docente di Viticoltura ed Enologia presso l’Università della Tuscia, accademico aggregato dell’Accademia dei Georgofili, nel 2011 riceve la laurea ad honorem in Scienze Agrarie dall’Università della Tuscia. È presidente di Assoenologi e dell’Union Internationale des Enologues. Molti i riconoscimenti alla carriera ottenuti negli ultimi vent’anni.

Alla professione di enologo ha costantemente affiancato l’impegno sociale, accompagnando nel processo di recupero e di formazione agro-vinicola i giovani della comunità di San Patrignano, partecipando al progetto “Wine for Life” della Comunità di Sant’Egidio e seguendo a Betlemme (Palestina) la cantina Cremisan, una delle più importanti comunità di sacerdoti Salesiani. In queste esperienze Cotarella ha dimostrato il valore multidimensionale del vino che può diventare “mezzo” di riscatto, di rinascita, di inclusione e di rivitalizzazione di comunità.

La sua prima esperienza, come enologo, a soli ventidue anni, è alla guida della cantina dei conti Vaselli, anni in cui pone le premesse di quella filosofia alla quale ispirerà ogni sua scelta futura. Infatti, dopo tredici anni al timone delle cantine Vaselli, Cotarella è chiamato alla presidenza della Cantina Sociale di Monterubiaglio, oggi la Monrubio. Trecento soci che ha accompagnato in un processo di innovazione, attraverso un modello di partecipazione e condivisione delle decisioni della cooperativa, del tutto inedito in quegli anni, con la produzione di vini di grande pregio e la crescita di tante piccole aziende in un contesto territoriale interamente dedicato all’economia viticola. La dedizione e l’impegno morale nei confronti della cooperativa e di un intero territorio hanno fatto si che per la prima volta le strategie e gli sviluppi dell’impresa stessa si identificassero con un intero sistema territoriale.

Cotarella ha dedicato il suo impegno alla tutela del legame territorio-vino, dimostrando che grandi vini possono nascere non solo da territori vocati ma che c’è tutta un’Italia meno nota che merita di essere valorizzata come terra di grandi vini. Il suo merito è stato quello di aver fatto scoprire e saputo valorizzare territori meno fortunati come territori del vino, rivitalizzando intere economie locali.

Cotarella ha da sempre intrattenuto un rapporto privilegiato con le terre del Sud, mostrando un’attenzione e una cura particolare per i territori e i vitigni del Mezzogiorno d’Italia; negli ultimi anni ha dato, e sta dando, un grande contributo anche alla viticoltura campana, collaborando con importanti impresi regionali e, in particolare, con la “La Guardiense”, una delle più importanti cooperative vitivinicole del Mezzogiorno d’Italia che opera in territorio sannita. La sua presenza nelle terre sannite, infatti, segna un punto di svolta nel percorso evolutivo della vitivinicoltura, portando, in pochi anni, a riconoscimenti prestigiosi che hanno fatto assurgere il Sannio vitivinicolo all’attenzione della vasta platea di esperti nazionali e internazionali, aprendo prospettive nuove di sviluppo economico-sociale del

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *