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Feola, cronaca di un segretario depotenziato

Feola, cronaca di un segretario depotenziato

7 Maggio 2025 | by Enzo Colarusso
Feola, cronaca di un segretario depotenziato
Attualità
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Il mestiere più difficile a Palazzo Mosti? Senza dubbio quello del Segretario Generale. A dispetto della carica, un tempo totalmente esterna alle dinamiche comunali, chi ricopre quel ruolo oggi deve, ob torto collo, fare i conti con le alchimie tattiche del contesto cui si riferisce; quella Burocrazia di Palazzo che negli ultimi decenni ha costituito e costituisce un potentato di casta che nessun sindaco, potente o meno che sia, ha mai potuto o saputo quanto meno limitare.

E non ci è riuscito nemmeno Mastella, con tutto il carico della sua indiscussa personalità. Tutto questo per dire che nei confronti di Riccardo Feola si sono concentrati gli strali dei “basilischi” che presiedono i piani alti di Via Annunziata e pure del Megaparcheggio e come la Carmina Cotugno, costretta ai margini dalle pressioni dei suddetti basilischi, dei quali il Maior è oggi il potente e anche temuto Gennaro  Santamaria, anche Feola pare sia finito nel tritacarne dirigenziale.

Basta andare a spulciare il Decreto del  Sindaco n. 20 del 2 maggio scorso per rendersi conto delle “modifiche dirigenziali” che il Sindaco ha inteso operare praticamente svuotando di poteri il segretario generale, ormai da molto tempo non più in sintonia con l’ambiente attorno a lui. Fermo restando che la Legge n. 208 del 28.01.2015, comma 221, prevede che “il conferimento degli incarichi dirigenziali può essere attribuito senza alcun vincolo di esclusività e che anche il Dipartimento della funzione pubblica, con il parere DFP 55945 del 28.08.2020, ha affermato che “….anche l’ANAC, in occasione dell’adozione della delibera n.841/2018, analizzando il rapporto tra il comma 221 della legge 208/2015 e l’articolo 23 della legge 247/2012, sebbene a proposito di un diverso quesito sottoposto al suo esame, ha evidenziato questo aspetto derogatorio in relazione all’assetto delle regioni e degli enti locali”, la sensazione che Feola sia in lista di sbarco è più che una semplice suggestione.

In definitiva le “vesti” di Feola sono state suddivise così, a decorrenza immediata; 

il servizio di Staff Transizione al Digitale al Dirigente del I Settore, dott. Alessandro Verdicchio;
il
Servizio di Staff Supporto OSL al Dirigente del IV Settore, dott. Raffaele Ambrosio;
il
Servizio di Staff supporto e monitoraggio PNRR al Dirigente del V Settore, arch. Antonio
Iadicicco;

la d
irigenza amministrativa della Polizia Municipale al Dirigente dell’Avvocatura, avv. Vincenzo
Catalano;

il s
ervizio Traffico e Mobilità al Dirigente del III Settore – ing. Maurizio Perlingieri.

Al Feola rimane l’attribuzione del Servizio di Staff della Segreteria Generale e compete a lui la vidimazione della legittimità degli atti ufficiali

Feola, dal canto suo, pare che abbozzi ma da lui trapela pochissimo. Che qualche topica di un certo rilievo l’abbia presa anche lui è cosa nota, qualche scivolone di troppo che non ha lasciato Mastella grandemente soddisfatto pure, ma questo svuotamento di funzioni, questo declassamento nulla o quasi parrebbe a che vedere col rendimento professionale del segretario generale.

Molto, invece, con le lotte interne alla burocrazia che stritolarono la Cotugno e ora rischiano di mandare fuori strada anche l’attuale segretario. Esiste da anni una gerarchia di potentati quasi inossidabile che i sindaci non si sono azzardati mai a mettere in discussione salvo forse Mastella, che di tanto, in tanto ulula all’indirizzo di qualcuno ma poi anche lui finisce per evitare lo scontro frontale. Contro questo grumo di potere c’è ben poco da fare e i segretari che si avvicendano e che magari partono con le più belle intenzioni si rendono conto ben presto che è quasi impossibile arginarlo.

 

 

 

 

 

 

 

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