Una nuova e insidiosa truffa sta circolando in questi giorni su WhatsApp, colpendo proprio dove ci sentiamo più al sicuro: tra i contatti fidati.
Si tratta di un messaggio all’apparenza innocuo e persino commovente, nel quale un amico – o meglio, qualcuno che sembra un amico – ci chiede un piccolo favore: votare per una giovane parente, spesso presentata come una “nipote” o una “cugina”, impegnata in un concorso che le consentirebbe di ottenere una borsa di studio per un anno di istruzione gratuita. “Ciao! Per favore, supporta mia cugina Anna in questa importante competizione per lei! Ogni voto conta moltissimo. Grazie mille!”
Quaesta una delle frasi che potrebbe comparire in chat, con tanto di foto accattivante e con un link apparentemente innocuo.
La trappola è ben architettata: non viene chiesto denaro, solo un click. Ma è proprio cliccando quel link che si cade nella rete dei cybercriminali. Il sito a cui si viene reindirizzati simula una normale procedura di login, chiedendo le credenziali e successivamente l’inserimento di un codice ricevuto via SMS. È a quel punto che l’account WhatsApp viene completamente sottratto.
Una volta compromesso, il sistema invia automaticamente lo stesso messaggio a tutti i contatti salvati nella rubrica della vittima, generando una sorta di catena di Sant’Antonio digitale. Nel frattempo, chi ha abboccato si ritrova con WhatsApp bloccato, senza possibilità di accedere alle proprie conversazioni o di salvarne il contenuto. Oltre al danno personale, ci si trasforma inconsapevolmente in diffusori della stessa truffa.
La Polizia Postale ha confermato che si tratta di una forma di smishing, ovvero phishing tramite SMS o messaggistica istantanea, finalizzato a rubare identità digitali e ottenere accesso a dati personali e contatti.
Non cliccare mai su link sospetti, anche se provengono da amici o parenti. Verificare sempre l’autenticità del messaggio contattando direttamente il mittente con una telefonata.
Attivare la verifica in due passaggi su WhatsApp, per proteggere ulteriormente il proprio account. In caso di compromissione, segnalare immediatamente l’accaduto e seguire le procedure ufficiali per il recupero dell’account sul sito di WhatsApp.
La truffa del “Vota per mia nipote” è l’ennesimo campanello d’allarme che ci ricorda quanto sia facile, oggi, cadere in una trappola digitale. Anche un gesto semplice e in apparenza altruista può trasformarsi in un grave rischio. Prestare sempre attenzione a ciò che arriva in chat è diventato un dovere, per proteggere noi stessi e le persone a cui vogliamo bene.