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Truffe online, allarme INPS: attenzione ai messaggi falsi

Truffe online, allarme INPS: attenzione ai messaggi falsi

27 Maggio 2025 | by Maresa Calzone
Truffe online, allarme INPS: attenzione ai messaggi falsi
Attualità
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I mille volti delle truffe online continuano a colpire gli utenti, e uno dei più insidiosi è quello che sfrutta il nome dell’INPS. A lanciare l’allarme è proprio l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, che segnala un aumento esponenziale di email e SMS fraudolenti inviati apparentemente a suo nome.

Il meccanismo è semplice quanto pericoloso: un messaggio avvisa il destinatario di un presunto rimborso o della necessità di aggiornare i propri dati sul portale INPS. In allegato, un link. Ma attenzione: cliccarlo significa cadere nella rete dei truffatori.

“Gentile utente, per ricevere il rimborso INPS clicca sul seguente link e aggiorna il tuo profilo.”
Un messaggio che sembra autentico, ma è in realtà una trappola. L’obiettivo è sottrarre dati personali e bancari per compiere vere e proprie frodi: dall’apertura di conti correnti fittizi, al dirottamento dei pagamenti delle prestazioni, fino all’attivazione di credenziali SPID a insaputa della vittima.

Si tratta di un classico caso di spoofing, ovvero la falsificazione dell’identità digitale. Gli hacker modificano indirizzi email, numeri di telefono o link per sembrare quelli di enti ufficiali, come l’INPS, e così carpire informazioni riservate.

L’Istituto avverte: “Non inviamo mai email o SMS contenenti link per confermare dati personali o ricevere rimborsi. L’unico sito ufficiale è www.inps.it”.

Come difendersi? Attivare filtri antispam, non cliccare su link sospetti, non fornire mai dati personali via SMS o email, infine verificare attentamente l’indirizzo del mittente: spesso viene modificato in modo impercettibile per sembrare autentico.

E se si sospetta di essere caduti nella trappola? L’INPS invita a contattare subito i propri canali ufficiali:
803.164 da rete fissa o 06.164.164 da cellulare.
In caso di danni o accessi non autorizzati, è fondamentale denunciare il fatto alle autorità competenti.

Ancora una volta, dunque, la prudenza è la prima difesa contro i truffatori digitali. Verificare, non fidarsi, e in caso di dubbi, rivolgersi direttamente all’INPS.

 

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