Sulla New Vision gli strali, forse tardivi, della Regione Campania. L’ordinanza di diffida con la quale Palazzo Santa Lucia intimava all’azienda di Pompei di adottare, ad horas, tutte le misure urgenti per garantire la tutela della salute umana e dell’ambiente, evitando qualsiasi commistione tra le acque di dilavamento delle coperture e provenienti dall’impianto di prima pioggia e il percolato che dev’essere gestito separatamente come rifiuto liquido da molti a Sassinoro è stato letto come una decisione inevitabile motivata dalla abnormità dei fatti difronte ai quali non era più possibile nicchiare, come del resto è stato fatto negli ultimi tre anni.
C’è un’inchiesta in atto dal 2022, segno tangibile che di eventi del genere la comunità fortorina ne ha dovuti subire parecchi. Ora Napoli ordina che Provincia di Benevento e ARPAC vigilino su quanto disposto ed entro i successivi 10 giorni effettuino un sopralluogo presso l’impianto per verificare l’effettiva corretta gestione del percolato e degli scarichi. La diffida impone la sospensione con effetto immediato dell’autorizzazione per trenta giorni e comunque fino alla positiva verifica da parte delle autorità di controllo.
La Regione impone alla New Vision Srl di non poter ricevere ulteriori rifiuti mentre però l’autorizza ad operare su
quelli già presenti nell’impianto, in considerazione della tipologia di rifiuti di cui si tratta. Il che appare una decisione quanto meno salomonica. E anche i risultati Arpac, pronti si spera per fine agosto, non depongono bene così come il silenzio assordante delle istituzioni e della politica alla faccia del bla bla bla continuo sulle aree interne. E mentre a Sassinoro e a Morcone si contano i danni e sono tanti.