breaking news

Disastro Sassinoro, prime avvisaglie già dallo scorso febbraio

Disastro Sassinoro, prime avvisaglie già dallo scorso febbraio

31 Luglio 2025 | by Enzo Colarusso
Disastro Sassinoro, prime avvisaglie già dallo scorso febbraio
Attualità
0

A Sassinoro prosegue il confronto a proposito del disastro ambientale provocato dagli sversamenti della New Vision  nel depuratore comunale e poi nel torrente Sassinoro. Una vicenda che dovrebbe catalizzare l’attenzione diuturna dell’intera provincia e che invece langue a dispetto dell’entità del danni arrecato all’ambiente.

In attesa di conoscere gli sviluppi dell’indagine giudiziaria che si è aperta all’indomani dello sversamento e in attesa di sapere di preciso quali siano stati i risultati della campionatura Arpac, ma li sapremo a fine agosto, da registrare la defezione di Ida Santanelli che lascia il gruppo consiliare di opposizione “Movimento Liberi Cittadini” e si dichiara consigliera comunale indipendente.

Ma c’è di più. Ida chiede al sindaco Apollonio la chiusura temporanea del sito di compostaggio della New Vision fino a quando non saranno resi pubblici i risultati delle analisi effettuati da Arpac e da Asl e propone di  convocare un consiglio comunale straordinario monotematico, aperto ai cittadini e a tutti gli enti e le istituzioni coinvolte territorialmente e/o preposte a prevenire danni alla salute e al territorio di tutta la comunità della Valle del Tammaro”.

Altrabenevento pubblica una foto dall’alto scattata a febbraio 2025 e che mostra la chiazza nera proveniente dalla New Vision e finire, tramite pompaggio, in alcuni pozzetti fognari con incerta destinazione. 

Secondo l’associazione già da allora qualcosa non ha funzionato nel sistema degli scarichi la cui autorizzazione prevede che gli scarti confluiscano  in vasche a tenuta stagna di raccolta del percolato e non dispersi nell’ambiente e che la presenza della grande pozzanghera nera stia a dimostrare la lacunosità del sistema.

Intanto a Morcone il sindaco Ciarlo risponderà in Consiglio comunale ai consiglieri Giampaolo Perugini e Mario Domenico Capece che hanno posto interrogazioni in merito al pozzo di contrada Piana di Ponte Stretto, a rischio di inquinamento, usato dalla Gesesa per fornire acqua potabile ai cittadini di Morcone.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *