Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del Comitato Civico “Rispetto e Tutela del Territorio” di Sassinoro:
A distanza di un mese dalla catastrofe dell’11 luglio, che ha provocato la moria di fauna acquatica e di animali che si nutrono e si abbeverano nei torrenti, siamo costretti a sottolineare ancora una volta la pericolosità del materiale depositatosi nei letti dei ruscelli.
Continuiamo a chiederci perché, a oggi, non sia ancora stato determinato il danno derivante da questo disastro ambientale.
Come spesso accade, non c’è mai fine al peggio: lo stesso materiale ora circola all’interno delle pozzette dell’acquedotto comunale, a contatto diretto con i tubi che trasportano acqua potabile.
È di ieri la notizia, assurda e drammatica al tempo stesso, dell’azione che l’amministrazione comunale è stata costretta a intraprendere: svuotare la pozzetta da quel liquame ed emettere una relativa ordinanza.
Siamo d’accordo che il sindaco, in quanto massima autorità sanitaria sul territorio, debba farsi carico di eventuali crisi sanitarie, ma è altrettanto vero che non può essere lasciato solo dalle istituzioni che sono state più volte sollecitate sul caso.
Come cittadini – ignari forse, ma non stupidi – ci chiediamo: cosa c’è nell’impianto che determina questo continuo afflusso di liquami all’esterno del capannone?
Se, come pare, si tratta di percolato che circola nelle falde, si tratta di un materiale pericoloso per la salute pubblica. Chi ha in mano la gestione di questa situazione, perché non ordina lo sgombero del capannone?
Dobbiamo forse ritrovarci nuovamente di fronte a verbali che certificano situazioni sanitarie pericolose, come quando per anni si è respirato acido solfidrico?
Intanto si continua a tardare le azioni necessarie a tutela della salute pubblica e della cosa pubblica, come l’acqua destinata alla potabilizzazione.
E di fronte a questo scenario, una domanda sorge spontanea: è davvero possibile potabilizzare il percolato?
Siamo all’assurdo!
Questa è una situazione che va avanti da anni, indegna di un Paese civile. È sempre più intollerabile per una popolazione che vive nel degrado e nel silenzio da parte di chi ha il potere di intervenire e non lo fa, mantenendo in vita questa vergogna nazionale.