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Crisi Alto Calore, la lettera del sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera: “Acqua per tutti e in mano a tutti”

Crisi Alto Calore, la lettera del sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera: “Acqua per tutti e in mano a tutti”

28 Agosto 2025 | by redazione
Crisi Alto Calore, la lettera del sindaco di Grottaminarda Marcantonio Spera: “Acqua per tutti e in mano a tutti”
Attualità
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Grottaminarda, 27 agosto 2025 – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata alla nostra redazione dal sindaco di Grottaminarda e consigliere provinciale Pd Marcantonio Spera, in merito alla gestione dell’acqua, al ruolo dell’Alto Calore e al dibattito in corso sull’aumento delle tariffe da parte dell’Ente Idrico Campano.

Preg.mo sig. Direttore,

mi rivolgo a Lei con la stima ed affetto che da sempre le nutro per la Sua Categoria cercando di rispettare spazi e tempi giornalistici su un argomento a noi caro e da voi trattato a più riprese negli ultimi mesi: la gestione dell’acqua (di tipo pubblico com’è oggi Alto Calore e/o privato ma a maggioranza pubblica come ad esempio Acea, partecipata dal Comune di Roma), risorsa necessariamente pubblica appartenente al patrimonio dello Stato.

Lo faccio oggi, e solo oggi, perché tra qualche ora si voterà definitivamente in seno al comitato esecutivo dell’EIC Campania l’aumento delle tariffe dei cittadini irpini e in parte sanniti (sembrerebbe che alle ore 14.39 sia in discussione un rinvio).

Adesso e solo adesso, perché maturata all’indomani di un’assemblea della Alto Calore spa convocata d’urgenza per illustrare l’informativa del presidente avv. Lenzi (a cui va il mio grazie pubblico per il coraggio dimostrato già dall’accettazione dell’incarico), grazie al nostro – mio e dei colleghi sindaci irpini Musto, Vignola e Spagnuolo – che con me hanno coraggiosamente detto no all’Eic di Avellino alla proposta di aumento del 30% in pieno agosto, durante la crisi idrica più grave della storia della nostra terra d’acqua e nel bel mezzo di un concordato preventivo, che seppur omologato, non ha ancora salvato del tutto il gestore da un fallimento preannunciato.

Oggi, lo faccio oggi, si è preferito illustrare i propri “conti politici” fatti nelle proprie case, illuminate dalla perenne luce di una “campagna elettorale perpetua”, e che hanno provato a “metter il cappello” sulle teste dei tanti (80% dei soci) amministratori pubblici chiamati a decidere con la DIGOS ed i Carabinieri sulla porta, sulle proprie logiche partitiche, correntizie e non politiche.

Mi permetta direttore, la politica è l’arte che deve guidare il corso degli eventi, non subirli. Nemmeno fossimo ritornati agli anni di piombo.

Risultato: oggi leggiamo che qualcuno voglia pubblicare la lista di proscrizione dei sindaci che ieri hanno o disertato l’assemblea o hanno, dopo quattro ore di discussione, abbandonato senza votare. Ma chiedo: cosa votare? L’informativa ai soci non ha voto (ma solo discussione) e/o una mozione posta fuori dal perimetro o contraria all’unico ordine del giorno fatta pervenire, non poteva essere votata.

È incomprensibile quanto affermato dal presidente Rino Buonopane sulle responsabilità dei sindaci del Pd; pretestuosa la richiesta di dover votare la sua mozione in una sede e in un contesto non competente; populistiche le sue proposte, chiaramente strumentali a una guerra politica che i cittadini non meritano.

A breve qualcuno chiederà che vengano abolite le bollette per sempre e qualcun altro che bisognerà vendere le sorgenti di Cassano agli americani. Purtroppo, la buona fede del presidente Antonello Lenzi, disponibile – seppur con ritardo – a informare meglio sindaci disinformati, è stata minata da un presidente irpino-sannita che, in cerca di visibilità e di guerra al Comune di Grottaminarda, ha provato a politicizzare un incontro che doveva servire ad altro.

Il titolo roboante e falso virgolettato sulle pagine del Mattino ne è il suggello. Non merita risposte. Francamente ritengo che esista un disegno occulto di tanti per far fallire l’Alto Calore e approdare alla privatizzazione, dopo aver dissipato un bel po’ di soldi pubblici. Di chi sarà mai la colpa? Si capirà di chi e come solo quando sarà troppo tardi!

Intanto, nel mentre tutti asseriscono che l’Alto Calore sta procedendo bene, anche se a rilento, e mentre un soccorso economico potrebbe e dovrebbe accompagnare in un circolo virtuoso il gestore, arrivano i picconatori populisti.

Io ho votato contro gli aumenti e l’ho spiegato ben due volte, perché volevo chiarezza e spiegazioni, impegni, controllo di procedure e percorsi, in considerazione dei sacrifici dei cittadini, per risolvere una crisi idrica e la crisi dell’Ente senza intenti propagandistici e populisti.

Ben venga ora un altro aiuto della Regione Campania che serva a superare i posizionamenti elettorali imminenti e a proseguire il risanamento in corso dell’Ente verso un cronoprogramma di interventi, un inizio di recupero serio dei crediti, un efficientamento delle reti con investimenti, e quindi un miglioramento di tutti gli altri parametri come richiesto da Arera, com’è giusto che sia.

Ai sindaci del Pd e non, il compito di vigilare e attivarsi con responsabilità, onestà ma soprattutto maggiore serietà.

Quale la mia proposta politica che pubblicamente lancio attraverso la sua testata – ed invito a fare propria agli amici del campo largo Beniamino Palmieri, Nello Pizza, Pasquale Giuditta, Sabino Carpentieri, Giancarlo Giordano e Roberto Montefusco, oltre a tutti i consiglieri regionali di centrosinistra Vincenzo Ciampi, Maurizio Petracca ed Enzo Alaia – è di attivare con decorrenza immediata il tavolo del campo largo (e progressista, come correttamente appellato da Antonio Gennaro) in provincia di Avellino sul tema della gestione dell’acqua, da affidare (in seno esclusivamente pubblico e/o privato a partecipazione pubblica) al nuovo gestore, in aiuto all’attuale governance della società Alto Calore spa.

Non possiamo lasciare agli “eventi della sorte” una tale decisione, mettendo noi sindaci e amministratori pubblici alla gogna mediatica di chicchessia.

Il mio auspicio è che i tanti, raggiunti dalla mia voce attraverso il vostro aiuto, si uniscano al mio appello, migliorandolo sia nelle forme che nei contenuti da dovergli dare (anche dal punto di vista operativo e logistico), garantendo la massima partecipazione attiva da parte di tutte le componenti rivelatesi sensibili al tema; tutti nessuno escluso, ivi compresi gli esperti in materia e gli ex amministratori.

Dico al mio segretario provinciale: se la fase congressuale del maggior partito della coalizione è ancora di là da venire, l’urgenza di un confronto politico, invece, è ineludibile. Assistere all’agonia dell’Alto Calore, aspettare le strategie dei grandi gruppi privati, finanche rimettersi alle decisioni di un tribunale, senza ascoltare il grido di allarme dei consumatori-elettori-cittadini usati solo come massa di manovra, mette la classe politica in una condizione di minorità.

Balbettare soluzioni non è di chi si è assunto responsabilità con gli elettori.

Acqua per TUTTI e in mano a TUTTI.

Fiducioso su tutto, La ringrazio.

Marcantonio Spera
Sindaco di Grottaminarda – Consigliere Provinciale Capo Gruppo PD

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