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Disastro ambientale Sassinoro, si esige chiarezza sulla composizione del percolato

Disastro ambientale Sassinoro, si esige chiarezza sulla composizione del percolato

8 Settembre 2025 | by Enzo Colarusso
Disastro ambientale Sassinoro, si esige chiarezza sulla composizione del percolato
Attualità
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In attesa di saapere di quali composti è fatto il liquame presente sottoforma di percolato nello stabilimento della New Vision ma ancora di più nei torrenti che affluiscono nel Sassinkiro e poi nel Tammaro e infinbe nelle acque della diga di Campolattaro. Da quel che si sa Arpac avrebbe elaborato le analisi e trasmesso i risultati alla Procura di Benevento che sta conducendo le indagini sul centro di compostaggio di Sassinoro per il quale ha emesso lo scorso 7 agosto il sequestro giudiziario dell’impianto e imposto a New Vision lo smaltimento del percolato che c’è e tanto all’interno della struttura. Percolato che continua a defluire nelle acque dei rigagnoli a valle dello stabilimento, come le nostre immagini hanno potuto dimostrare.

Il Comitato Rispetto e Tutela del Territorio invoca a gran voce una presa di coscienza collettiva su questa vicenda che non esita a definire una vergogna nazionale ed è anche doveroso e necessario che la cittadinanza sappia della composizione del percolato e abbia contezza di quanto stia accadendo a casa loro visto che è messa in pericolo la potabilizzazione dell’acqua che scorre nei rubinetti delle abitazioni.

E a proposito di percolato che finisce nel Tammaro e poi nella diga di Campolattaro, mercoledi è previsto un vero e proprio “parterre de roi” a Ponte dove per l’inizio dei lavori di sforamento della collina che separa Ponte dalla diga, per il traforo attraverso il quale passerà il collegamento da 7 km che condurrà l’acqua dalla diga al potabilizzatore e che poi tornerà alla diga potabilizzata, ed è previsto l’arrivo del ministro Salvini e del Governatore De Luca con tutta una serie di autorità al seguito. Un affare da 705 mln di euro, uno stanziamento colossale per mettere a regime l’indotto e su cui il Governo centrale e quello regionale puntano moltissimo.

La storia del percolato, su cui tutti dalla politica alle istituzioni si sono ben guardati dall’intervenire in un silenzio a volte complice, potrebbe costituire un vulnus non sottovalutabile così come la friabilità della collina sotto la quale passerà il condotto ma in questo caso è stato ribadito che nulla potrà inficiare la tenuta statica del territorio e che gli allarmismi sono del tutto ingiustificati.

 

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