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Qualche puntualizzazione intorno alla vicenda dei locali Caritas

Qualche puntualizzazione intorno alla vicenda dei locali Caritas

8 Settembre 2025 | by Enzo Colarusso
Qualche puntualizzazione intorno alla vicenda dei locali Caritas
Attualità
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La vexata queastio dei locali Caritas di Via San Pasquale. La nostra testata, per prima, ha affrontato la questione nella calura agostana ponendo in modo per nulla impreciso il problema per così dire “cronologico” che ha indotto il Comune di Benevento a stringere i tempi circa le operazioni di riattazione di quei locali dove insistevano le varie attività della Caritas.

Lo stesso direttore Zagarese, da noi contattato, tenne un atteggiamento assai controllato, votato all’essenzialità delle parole, come è prassi negli ambienti curiali, affermazioni assai misurate ma tutto sommato chiare nella loro asciutta ieraticità. Ci disse Zagarese che la comunicazione di quei lavori improcrastinabili, come poi ci confermò anche il dirigente Santamaria citando i tempi strettissimi del PNRR, era arrivata a San Pasquale in un lasso di tempo che va dal 7 al 10 agosto ponendo seri problemi di organizzazione e di reprimento di spazi alternativi. La conversazione si chiuse in modo assai rapido e lo stesso direttore ci rimandò per notizie più precise a comunicazioni ufficiali che sarebbero venute direttamente dal Palazzo Vescovile.

Dal Palazzo Vescovile non sono arrivare posizioni ufficiali e allora, dopo un mese esatto, è lo stesso Zagarese che torna sull’argomento, evidentemente ispirato ai rigidi dettami della Curia, e con un comunicato assai dovizioso conferma i crismi di quella conversazione e la punta di amarezza per il comportamento del Comune. “Quando si parla di servizi essenziali alla persona, ogni decisone dovrebbe essere guidata da ascolto, coordinamento e rispetto tra tutti gli attori che intervengono a vario titolo e secondo le proprie mission istituzionali. Purtroppo, quanto accaduto nelle scorse settimane presso la Cittadella della Carità di Benevento racconta tutt’altro”, esordisce Zagarese e già il tono fa capire l’esacerbazione delle Sacre Stanze nei confronti della situazione in re.

“Si è trattato di un intervento che ha colto tutti di sorpresa, costringendo la Caritas a sospendere immediatamente diversi servizi fondamentali per liberare i locali nel rispetto dei termini strettissimi indicati dal Comune; la conseguenza, inevitabile, e che alcuni servizi difficilmente potranno essere ripristinati in tempi brevi e parliamo di attività che ogni giorno garantivano accoglienza, orientamento e sostegno concreto a decine di persone in difficoltà.

“La Caritas riconosce gli sforzi dell’Amministrazione comunale nell’averle elargito, lo scorso anno, un contributo economico per le attività della mensa che hanno costi considerevoli”, ammette Zagarese, “e nei diversi incontri avuti con i Servizi Sociali del Comune, era emersa la volontà di includere lo specifico servizio mensa nel Piano di Zona attualmente in fase di revisione. Tuttavia, in quegli stessi incontri, mai ci è stata comunicata in modo chiaro e definitivo la destinazione della Cittadella, né tantomeno le tempistiche dei lavori attualmente annunciati.”

Ed è proprio nella mancanza di comunicazione che si accentrano i motivi di amarezza di Caritas, l’avere il Comune agito “inaudita altera parte” per quanto riguarda i tempi di attuazione dei lavori. Su questo punto contattammo anche Gennaro Santamaria che ci diede una versione un po diversa dell’accaduto. Ci disse che il Comune aveva informato Caritas e che quindi la decisione non era arrivata come un fulmine a ciel sereno e che al di la del rapprto amicale con Zagarese era tutto già concordato. Magari non nella tempistica più stretta e questo deve avere allarmato e anche un poco irritato la Curia.

Sta di fatto che per quanto si voglia evitare la polemica essa fuoriesce lo stesso…a prescindere dalle spesso inesatte informazioni fornite dalla stampa.

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