“L’Associazione Nazionale Partigiani non è solo memoria del passato, ma è viva e militante. La sua forza risiede nella coerenza con i valori fondanti della Costituzione Italiana.” Con queste parole Maurizio Cuzzupè, Presidente dell’ANPI Valle Telesina, ha aperto a Cerreto Sannita, presso Palazzo del Genio, l’incontro dal titolo “Il loro grido è la nostra voce: sotto le macerie, la resistenza.”
La platea gremita ha accolto una riflessione intensa e partecipata, incentrata sui temi della resistenza morale, della difesa della dignità umana e del ruolo dell’etica nella società contemporanea.
L’incontro, coordinato dalla professoressa Lucia Santillo, docente di materie letterarie al Telesi@, ha intrecciato riflessioni su etica, violenza e geopolitica. “La vita consapevole richiede virtù civiche. La temperanza è la base della convivenza politica. L’intemperanza genera orrore”, ha proseguito Maurizio Cuzzupè, sottolineando come la memoria della Resistenza debba tradursi in impegno civile quotidiano.
L’analisi della situazione a Gaza ha rappresentato uno dei momenti più toccanti del dibattito: secondo Cuzzupè, il cessate il fuoco appare “frutto di una logica utilitaristica fredda e di pressioni geopolitiche, non di un autentico desiderio di pace”. Il pericolo, ha aggiunto, è che “la tregua si trasformi in un mero protettorato economico, riducendo le persone a comparse in un piano di affari”.
Da qui il pieno sostegno ai giornalisti di inchiesta, ricordando che “l’informazione non serve a chi governa, ma serve chi è governato.”
Sono intervenuti poi:
Brunella Carraturo, referente Emergency BN-AV, che ha evidenziato la cura come risposta;
Luigi Marino, responsabile del gruppo Amnesty International n.312 Benevento, che ha posto l’accento sulla difesa del diritto;
Marco Natale, referente Libera Valle Telesina/Caudina, che ha ribadito l’importanza della promozione della giustizia;
Mohammed Matar, referente del collettivo Hurriya, che ha portato una testimonianza diretta sulla tragedia della popolazione di Gaza.
Ha concluso Maurizio Cuzzupè: “La nostra Resistenza continua in modo pratico: ascoltando, agendo, sostenendo. Il nostro testamento per il futuro è un rifiuto radicale dell’indifferenza, per rafforzare la democrazia.”