“Con l’attivazione della Diga di Campolattaro, l’area del Beneventano avrà finalmente più acqua”. Lo ha dichiarato Attilio Toscano, professore di Idraulica all’Università di Bologna e commissario straordinario dell’infrastruttura idrica, in un’intervista all’agenzia Dire.
“Si tratta – ha spiegato Toscano – della più grande opera idrica incompiuta del Paese. I lavori erano stati terminati nel 1993, ma la diga non ha mai potuto entrare in funzione perché non fu realizzata la derivazione, ossia la grande tubazione che dall’invaso porta l’acqua agli utenti. Con il completamento del progetto, saranno garantiti 5.000 litri al secondo d’acqua per l’irrigazione di 15.000 ettari agricoli e ulteriori 3.000 litri al secondo per potenziare la resilienza dell’approvvigionamento idrico della provincia di Benevento e di altre aree della Campania”.
Toscano ha inoltre ricordato che “il progetto prevede anche la realizzazione di due centrali idroelettriche. È la dimostrazione che la sinergia tra le istituzioni ha funzionato: il Governo ha deciso di investire su quest’opera, inserendola tra le dieci grandi infrastrutture strategiche nazionali”.
“In due anni – ha aggiunto – abbiamo completato e messo a gara un progetto da oltre 750 milioni di euro. I lavori, avviati da un paio di mesi, prevedono lo scavo di una galleria di 8 chilometri con un diametro di 5 metri, destinata ad ospitare il grande adduttore, oltre a 200 chilometri di condotte secondarie”.
