Prosegue il percorso di formazione e aggiornamento dedicato alla professione giornalistica presso la sede della Diamante, ad Airola (BN). Il workshop “In diretta! Le potenzialità dello streaming”, promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Campania e valido per 4 crediti formativi, ha illustrato le opportunità offerte dallo streaming nel mondo dell’informazione, con un taglio operativo e attento ai linguaggi contemporanei.
L’iniziativa ha approfondito il ruolo dello streaming e della comunicazione digitale come strumenti sempre più centrali nel lavoro giornalistico e nel racconto del territorio, con un taglio operativo e contemporaneo. È emerso il tema centrale del valore della comunicazione come leva di sviluppo per le aree interne. In territori che rischiano l’isolamento, non solo geografico ma anche narrativo, le nuove competenze digitali rappresentano uno strumento strategico per costruire visibilità, attrarre attenzione e far conoscere la ricchezza di comunità spesso escluse dai circuiti mediatici tradizionali. Investire in una comunicazione professionale – dallo streaming alle produzioni social, fino ai linguaggi più innovativi – significa infatti contrastare marginalità e stereotipi, restituendo complessità, storie e bellezza. È un modo per generare nuove opportunità, soprattutto per i giovani, e per rafforzare il legame identitario tra territorio e cittadini, trasformando la narrazione delle aree interne in un patrimonio condiviso e competitivo.
Dopo i saluti di Maria Gabriella Fuccio, direttore di Realtà Sannita, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli ha introdotto i lavori ricordando che “lo streaming non è soltanto un nuovo canale, ma un nuovo contesto etico. La diretta rappresenta un patto di fiducia con i cittadini e richiede responsabilità, qualità e competenza: è lì che si misura il giornalismo contemporaneo”.
Nel corso del workshop, Pasquale Napolitano, giornalista e founder della Diamante, ha offerto una riflessione sul parallelismo tra la navigazione reale e quella digitale: un viaggio fatto di rotte, tempeste e approdi, che richiama le difficoltà che l’utente incontra quotidianamente online tra digital divide, fake news e fragilità informative.
Portando l’esempio della Global Sumud Flotilla, trasmessa in diretta e rilanciata da numerose testate social, Napolitano ha mostrato come un evento lontano e circoscritto possa diventare immediatamente universale grazie allo streaming. Ha inoltre richiamato l’attenzione su contesti meno presenti nel dibattito pubblico, come la situazione dei campi profughi in Algeria: un caso emblematico di come alcune crisi siano amplificate e altre rimangano meno visibili.
“Se tutti i casi sensibili del pianeta potessero andare in onda – ha detto – la nostra navigazione digitale sarebbe più consapevole”. Infine, Pasquale Napolitano ha eseguito una dimostrazione pratica di una trasmissione in diretta tramite social network, illustrando le funzionalità e gli aspetti tecnici di uno dei software più utilizzati per questo tipo di contenuti.
Il direttore di LabTV, Antonella Oliviero, ha posto l’accento sul ruolo delle emittenti locali come veri e propri presìdi sul territorio, fondamentali per la libertà di informazione e per garantire a chiunque la possibilità di accedere a notizie utili e verificate. Lo streaming, ha spiegato, si inserisce in questa missione ampliando la portata delle tv locali, oggi chiamate a un lavoro multipiattaforma che permette di raggiungere anche le comunità più lontane.
Sul versante istituzionale, il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, Carmine Agostinelli, ha sottolineato il valore della diretta come strumento di trasparenza e partecipazione, evidenziando però la necessità di un approccio professionale e tempestivo, per uno streaming che risponda alle esigenze di immediatezza. A questa visione si è collegato Zaccaria Spina, Presidente della Comunità Montana del Fortore, ricordando che lo streaming può dare voce alle aree interne e che il recente protocollo d’intesa tra Comunità Montana e Ordine dei Giornalisti rappresenta l’avvio di nuove opportunità per i più giovani impegnati nel racconto del territorio.
Il sindaco di San Giorgio La Molara, Nicola De Vizio, ha portato l’esempio concreto del successo della Festa della Marchigiana, diventata virale grazie a un lavoro mirato sui social: un caso che ha mostrato come tradizioni, identità e spirito di accoglienza dei piccoli centri possano essere valorizzati e diffusi ben oltre i confini locali. La necessità, quindi, per le amministrazioni pubbliche, di utilizzare i canali digitali con continuità e con linguaggi adeguati al cittadino.