Provincia di Benevento e Asea da un lato, Unisannio Dipartimento di Ingegneria dall’altro. Sono questi gli attori del protocollo d’intesa che stamattina è stato firmato alla Rocca dei Rettori per stabilire in maniera maggiormente capillare se dalle parti dell’invaso di Campolattaro e sulla sponda destra in particolare esistano rischi di carattere tellurico in base alle operazioni che sono in corso e il riferimento va alla costruzione del tunnel del potabilizzatore e alla frana che interessa il costone ma che dalla Rocca assicurano sia in condizioni di stabilità.
In buona sostanza “la situazione della spalla in sponda destra, come attestato dal Ministero e dalla Commissione di Collaudo, non ha avuto , né a tutt’oggi ha alcuna influenza né correlazione con l’esercizio della diga stessa”, ha ripetuito anche oggi il Presidente della Provincvia Lombardi.
Che nella presentazione del protocollo, dal costo complessivo di 58 mila euro, è tornato a parlare di presunti allarmismi mediatici ma questo accordo con Unisannio sta a dimostrare che non tutte le nostre perplessità fossero destituite di fondamento. Anzi.
Lui Lombardi tiene a precisare che questo tipo di verifiche sono dettate direttamente richieste dalla Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e aggiunge che alcuna situazione di novità ha indotto questa ulteriore fase di approfondimento.
Appare ovvio però che ci sia l’esigenza di Lombardi di evitare eventuali responsabilità solitarie nel caso in cui le cose dovessero eventualmente complicarsi anche perchè a swttimane entrerà in funzione la trivella dello scavo del potabilizzatore. Asciutto il commento del Direttore del Dipartimento di Ingegneria Cusano che ha sottolineato come la perizia affidata a Largo Guerrazzi inerisce solo l’aspetto sismico e nulla più.