La eco del protocollo d’intesa firmato ieri alla Rocca dei Rettori tra Provincia di Benevento, attraverso Asea, e Unisannio per l’importo di quasi 60 mila euro che sarebbero stati chiesti direttamente al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e avente per oggetto il servizio di redazione delle verifiche sismiche della diga di Campolattaro in particolare sul versante in sponda destra e sulla paratia di contenimento in sponda destra.
Uno studio affidato all’Ingegner Stefania Sica del Dipartimento di Ingegneria che ne assume la responsabilità scientifica e che si articola in per lo meno tre punti fondamentali; l’analisi del comportamento statico del versante; la verifica sismica della sponda destra; la verifica sismica della paratia di contenimento in sponda destra, in prossimità della casa di guardia, elemento pregnante di tutta la valutazione di verifica sismica; la elaborazione di eventuali integrazioni richieste espressamente dall’Ufficio Tecnico Dighe di Napoli e dalla Direzione Generale per le Dighe di Roma in merito alla stabilità della sponda destra e della paratia di contenimento in prossimità della casa di guardia.
Alla Professorerssa Sica, per altro assente ieri e che per competenza sarebbe stata l’unica a poterci fornire spiegazioni adeguate, si da quindi mandato di verificare la tenuta del versante sponda destra acquisendo tutta la documentazione esistente, in primis i risultati della vecchia verifica sismica redatta dallo Studio Speri SpA, commissionata dalla Provincia di Benevento, società di ingegneria e architettura specializzata in Verifiche Sismiche. In paticolare le perizie R015 e R017 presentate il 23 maggio 2022, acquisite il 10 giugno da ASEA, e che hanno evidenziato che quella frana non è stabilizzata, è attiva e lentamente si dirige verso nord-ovest, cioè proprio verso l’area dove è prevista la realizzazione della galleria del potabilizzatore e che la paratia sotto la Casa di Guardia non è adeguata al rischio sismico.
Tutto questo ora necessita a quanto pare di nuove e più accurate valutazioni su specifiche direttive della Direzione Generale per le Dighe che Asea e quindi la Provincia hanno ritenuto non solo opportuno ma necessario che vengano espletate.