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Rapporto Agenas 2025: in Campania 51 ospedali sotto gli standard. Solo il Federico II tra le eccellenze. Bene anche Montevergine

Rapporto Agenas 2025: in Campania 51 ospedali sotto gli standard. Solo il Federico II tra le eccellenze. Bene anche Montevergine

9 Dicembre 2025 | by redazione
Rapporto Agenas 2025: in Campania 51 ospedali sotto gli standard. Solo il Federico II tra le eccellenze. Bene anche Montevergine
Attualità
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Il Programma Nazionale Esiti 2025 di Agenas offre una fotografia netta e complessa dello stato della sanità campana: 51 ospedali della regione risultano sotto gli standard di qualità dell’assistenza, il numero più alto registrato in Italia. Un dato che evidenzia criticità strutturali, disomogeneità organizzative e un divario ancora ampio rispetto ad altre aree del Paese.

Tra i dati più significativi emerge anche un elemento positivo: l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli è l’unica struttura campana ad aver ottenuto un livello “molto alto” in almeno sei aree di valutazione, rientrando così nel gruppo delle 15 eccellenze nazionali individuate da Agenas.

Pur nel quadro generale critico, il rapporto segnala alcune strutture che raggiungono livelli molto alti nei singoli ambiti di cura:

  • Ambito cardiocircolatorio: eccelle la Casa di Cura Montevergine di Mercogliano (Avellino).
  • Area neurologica: valutazione molto alta per l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
  • Chirurgia oncologica: risultati di rilievo per l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli e per la Fondazione Evangelica Betania, sempre nel capoluogo campano.
  • Gravidanza e parto: la Fondazione Evangelica Betania risulta l’unica struttura campana ad aver raggiunto il livello massimo in questa area.
  • Ambito osteomuscolare: dieci strutture ottengono livelli molto alti, tra cui la Casa di Cura Pineta Grande di Castel Volturno e, di nuovo, la Fondazione Betania, confermandosi tra le realtà più virtuose della regione.

Il punto più preoccupante del rapporto riguarda il numero delle strutture che, negli ultimi due anni, hanno registrato livelli molto bassi di aderenza agli standard di qualità in almeno un indicatore.

Secondo Agenas, tali criticità derivano da:

  • carenze organizzative;
  • ritardi o inadeguatezze nella gestione delle emergenze;
  • volumi insufficienti nelle chirurgie complesse;
  • problemi nella codifica clinica e nelle tempistiche degli interventi;
  • persistente divario Nord-Sud, soprattutto per le procedure salvavita.

Il programma nazionale evidenzia come la Campania continui a soffrire di disomogeneità nella qualità dell’offerta sanitaria, mostrando eccellenze concentrate in poche strutture a fronte di ampie aree in difficoltà.

Il divario emerge in modo particolare nella chirurgia ad alta complessità, nelle cure oncologiche e nell’assistenza materno-infantile.

Il rapporto Agenas 2025, pur mettendo in luce alcune realtà campane di grande valore, conferma la necessità di interventi strutturali, investimenti e una programmazione più efficace per ridurre le distanze interne alla regione e tra Sud e Nord.

La presenza di una sola eccellenza “piena” – il Federico II – e di 51 strutture sotto gli standard testimonia l’urgenza di un ripensamento complessivo del sistema sanitario regionale.

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