Il Programma Nazionale Esiti 2025 di Agenas offre una fotografia netta e complessa dello stato della sanità campana: 51 ospedali della regione risultano sotto gli standard di qualità dell’assistenza, il numero più alto registrato in Italia. Un dato che evidenzia criticità strutturali, disomogeneità organizzative e un divario ancora ampio rispetto ad altre aree del Paese.
Tra i dati più significativi emerge anche un elemento positivo: l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli è l’unica struttura campana ad aver ottenuto un livello “molto alto” in almeno sei aree di valutazione, rientrando così nel gruppo delle 15 eccellenze nazionali individuate da Agenas.
Pur nel quadro generale critico, il rapporto segnala alcune strutture che raggiungono livelli molto alti nei singoli ambiti di cura:
Il punto più preoccupante del rapporto riguarda il numero delle strutture che, negli ultimi due anni, hanno registrato livelli molto bassi di aderenza agli standard di qualità in almeno un indicatore.
Secondo Agenas, tali criticità derivano da:
Il programma nazionale evidenzia come la Campania continui a soffrire di disomogeneità nella qualità dell’offerta sanitaria, mostrando eccellenze concentrate in poche strutture a fronte di ampie aree in difficoltà.
Il divario emerge in modo particolare nella chirurgia ad alta complessità, nelle cure oncologiche e nell’assistenza materno-infantile.
Il rapporto Agenas 2025, pur mettendo in luce alcune realtà campane di grande valore, conferma la necessità di interventi strutturali, investimenti e una programmazione più efficace per ridurre le distanze interne alla regione e tra Sud e Nord.
La presenza di una sola eccellenza “piena” – il Federico II – e di 51 strutture sotto gli standard testimonia l’urgenza di un ripensamento complessivo del sistema sanitario regionale.