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Disabilità e autismo: la voce di una mamma contro l’indifferenza

Disabilità e autismo: la voce di una mamma contro l’indifferenza

19 Dicembre 2025 | by Redazione Bn
Disabilità e autismo: la voce di una mamma contro l’indifferenza
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una mamma di Benevento che, con lucidità e dolore, racconta cosa significa vivere quotidianamente la disabilità dello spettro autistico in una città che troppo spesso rende invisibili bambini, famiglie e diritti fondamentali:

“Sono la mamma di un bambino autistico.
Volevo dar voce a chi come me, mio marito e i miei figli viviamo la disabilità dei disturbi dello spettro autistico, nella città di Benevento, in cui sembriamo evanescenti.
Nel periodo natalizio di “lavaggio di coscienze”, di tanti che fanno della beneficenza uno status symbol con gadget di ogni genere o donazioni o gran galà di circostanza e prosopopee, i disabili sono invisibili in questa città,  tanto più gli autistici.
Solo per segnalare una delle tante situazioni: l’ impossibilità di utilizzare i parcheggi dedicati ai disabili spesso occupati da incivili, più volte segnalati a forze di polizia, con scarsi risultati. Segnalati anche sui social, ma senza effetti: per la serie il senso civico non esiste!
L’ assenza di strutture adatte ad accogliere bambini e adolescenti, tipo centri diurni, per svolgere attività ludico-sportive o extrascolastiche o ricreative.
Il silenzio assordante di associazioni che dovrebbero aiutare, supportare, fornire informazioni, diventando punto di riferimento.
Talune scuole paritarie che accolgono bambini con disabilità senza fornire adeguato sostegno, creando più danni che benefici.
Talune scuole pubbliche che se l’ insegnante di sostegno è in malattia la scuola non accetta i bambini disabili, oppure che finito l’orario di sostegno invitano caldamente i genitori ad andare a ritirare i figli disabili!
Alla faccia dell’ inclusione!
Talune “Aziende sanitarie” che per avere visite e terapie adeguate bisogna fare maree di visite e certificazioni, con liste d’attesa di mesi e mesi…ma che se private o private convenzionate diventano immediate ed ottimali! A volte bisogna fare i viaggi della speranza fuori regione per avere esami specialistici che i protocolli prevedono, ma in Asl non ci sono strutture e attrezzature adeguate. Taluni ottimi medici oberati di lavoro ed altri che vorrebbero seguire il modello di Alberto Sordi nel “Medico della mutua”.
E dopo questo e tanto altro c’è chi consiglia di denunciare alle autorità competenti…questo sarebbe il non plus ultra, ma la realtà è che un bambino/a o adolescente affetto da disturbo dello spettro autistico ha delle soglie di stress molto particolari da gestire, anche per i professionisti del settore. Quindi esporre a forze dell’ ordine, avvocati, tribunali, psicologi forensi, …un soggetto fortemente fragile significherebbe esporlo a violenza!
E nel frattempo tutto tace, nessuno ha la forza di urlare in questo assordante silenzio. Questo perché, è comprensibile da parte mia verso altri genitori e familiari, che si prendono cura e amano questi bambini e adolescenti speciali, si è sottoposti ad una vita tanto impegnativa ed impervia, da costruire istante per istante! E tutto si fa più pesante se le istituzioni ti trattano da evanescente!
È meraviglioso sapere che ad Avellino qualcosa, dopo tanti anni di attese, si stia muovendo nell’ambito del sostegno alla disabilità dell’ autismo! Spero che anche Benevento segui la stessa scia e che non ci vogliano decenni per rendere questi bambini e adolescenti speciali, con le loro famiglie, meno evanescenti!
Con affetto
Buone festività.”

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