In data odierna, i Finanzieri del Comando Provinciale di Avellino, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale irpino per un importo complessivo di circa 8,5 milioni di euro.
Il provvedimento, uno dei più rilevanti mai effettuati in Irpinia, è stato eseguito nei confronti di due amministratori: uno alla guida di una società con sede a Roma, attiva nel settore della consulenza informatica e coinvolta nell’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, e l’altro legato a una società irpina, responsabile del riciclaggio dei proventi illeciti derivanti da tale frode fiscale.
Le attività di sequestro hanno interessato le province di Avellino, Salerno, Roma e Terni, e sono il risultato di approfondite analisi sui flussi economico-finanziari, che hanno ricostruito il percorso del denaro riciclato a seguito di reati fiscali.
L’indagine si inserisce nel filone investigativo condotto dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Solofra, che già nel giugno 2023 aveva portato all’arresto di 12 persone appartenenti a un’organizzazione criminale responsabile di un sistema di frode fiscale per un ammontare di circa 20 milioni di euro.
Secondo quanto accertato – allo stato delle indagini – le somme di denaro venivano fatte transitare su conti intestati a società “cartiere”, oppure prelevate in contanti da “prestanome” a capo di imprese compiacenti, attraverso operazioni sistematiche agli sportelli bancari. Il meccanismo era finalizzato a generare un vortice finanziario che rendesse difficile risalire alla provenienza illecita dei fondi.
Le indagini proseguono per accertare ulteriori responsabilità e ramificazioni della rete criminale.
