Non c’è accordo tra Procura e avvocati della difesa sulle intercettazioni raccolte durante le indagini sull’inchiesta Dolce Vita che dovranno essere escluse perché ritenute coperte da vincoli di privacy: tutto rinviato al 27 maggio. La tanto attesa udienza preliminare svolta questa mattina al Tribunale di Avellino dinanzi al gup Giulio Argenio non ha ancora definito il perimetro del materiale proveniente dalle intercettazioni che potrà essere utilizzato dagli inquirenti.
Dunque, concesso il tempo necessario per visionare e confrontare i progressivi indicati dalla Procura con i file in possesso delle difese. Tra 8 giorni, dunque, Argenio deciderà sull’ammissibilità delle intercettazioni contestate. Una decisione che inciderà direttamente sulla composizione del materiale probatorio utilizzabile nella fase successiva del procedimento. Questa mattina, sulla richiesta integrativa avanzata dalle difese di ulteriori venti intercettazioni, il Procuratore Aggiunto Francesco Raffaele ha evidenziato che solo in parte potesse essere accolta.
Tra gli indagati l’ex sindaco Gianluca Festa, l’architetto Fabio Guerriero, il ragioniere capo Gianluigi Marotta e l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia. La chiusura dell’udienza preliminare in calendario è fondamentale ai fini della formalizzazione da parte dei pm delle proprie determinazioni: richieste di rinvio a giudizio o archiviazioni per i singoli indagati.