“È con profondo dolore e sentito cordoglio che l’associazione Res Publica apprende la notizia della scomparsa di Monsignor Pasquale Maria Mainolfi. La Chiesa beneventana e l’intera comunità perdono una delle sue figure più significative. Noi, come associazione, perdiamo un amico leale e un prezioso punto di riferimento”.
Così Pierpaolo Izzo, Presidente Associazione “Res Publica – Amici di Mino Izzo”.
“Monsignor Mainolfi – continua Izzo – ha dedicato tutta la sua vita al sacerdozio. Lo ricorderemo per la sua operosità eccezionale nel culto e nell’impegno per la sua comunità. Figura cardine per lo spirito, ha donato alla vita ecclesiale, sociale e culturale di Benevento e dell’intera provincia un patrimonio di inestimabile valore. La sua cultura profonda e innegabile, espressa attraverso una ricca produzione di scritti, pubblicazioni e prediche sempre curate, si fondeva con un altrettanto nobile impegno pastorale. Era un uomo che portava sempre in dono la sua cultura, la sua speranza e la sua incrollabile fede. Come amava dire nel suo programma radiofonico, “Maranatha (Venga il Signore)”, Monsignor Mainolfi era un faro di attesa e di luce. Per la nostra associazione, Don Pasquale è stato molto più di un sacerdote. Prima amico e confessore spirituale del fù Sen. Mino Izzo, poi amico sincero e convinto sostenitore dell’associazione Res Publica – Amici di Mino Izzo, che due anni fa tenne a battesimo alla Rocca dei Rettori insieme a numerose autorità, tra cui il Presidente della Provincia Nino Lombardi e il senatore Maurizio Gasparri, all’epoca Vice Presidente del Senato”.
“In questo momento di lutto tutti i soci si uniscono al dolore dei familiari, dei suoi fedeli e di quanti, come noi, hanno avuto il privilegio di conoscerlo e amarlo. La sua assenza lascerà un gran vuoto, ma il ricordo del suo esempio e del suo prezioso contributo rimarrà indelebile nei nostri cuori. Salutiamo Monsignor Mainolfi con le sue stesse parole, che ben rappresentano il suo spirito di donazione e rinascita: ‘Se il chicco non muore, la spiga non nasce'”, conclude Pierpaolo Izzo.